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Iraq: Prodi, peggio non potrebbe andare. Intervento Onu più difficile

Lo ha affermato oggi da Pechino, dove si trova da ieri per una visita ufficiale il presidente della commissione europea Romano Prodi

di Redazione

Sull’Iraq non ho cambiato idea, sono stato contrario fin dall’inizio. E ora la situazione ”peggio non potrebbe andare”. Lo ha affermato oggi da Pechino, dove si trova da ieri per una visita ufficiale il presidente della commissione europea Romano Prodi il quale ha sottolineato che l’unica soluzione sarebbe un ”chiaro, chiaro, intervento dell’Onu con truppe che abbiano un chiaro, chiaro mandato di collaborazione, possibilmente con il coinvolgimento di militari di paesi arabi”. ”Ma questa soluzione che sarebbe andata bene mesi fa – ha aggiunto – ora appare sempre piu’ difficle”. ”Quella degli ostaggi e’ un’altra evoluzione della terribile guerra in Iraq che ormai ha colpito un gran numero di paesi”, ha proseguyito Prodi parlando con i giornalisti. La presa di ostaggi, ha detto, ”viene usata come un’arma normale, di cui viene fatto un uso scientifico”. ”Gli ostaggi – ha affermato – devono assolutamente essere rilasciati”. La presa di ostaggi, ha affermato il presidente della commmissione europea, ”e’ contro ogni regola civile. Dobbiamo mettere fine a queste azioni incivili”. Sono decine i cittadini stranieri nelle mani di gruppi di militanti iracheni, trai quali quattro italiani.

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