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Iraq: strage di morti a Najaf

Il bilancio dell'attentato kamikaze di questa mattina davanti alla moschea sciita di Matytham al-Tammar è di almeno 13 morti e 41 feriti

di Redazione

E’ di almeno tredici pellegrini morti e 41 feriti il bilancio dell’attentato che si è verificato stamane nella cittadina santa sciita di Kufa, alle porte di Najaf, davanti alla moschea di Matytham al-Tammar. Un bilancio che, secondo la polizia locale, è destinato a peggiorare.

Un kamikaze si è lanciato con un’autobomba tra due autobus sui quali viaggiavano i pellegrini. Delle dieci vittime, cinque sono iraniane. Tra i morti ci sarebbero anche almeno tre donne e alcuni bambini iracheni che stazionano abitualmente davanti al luogo santo chiedendo l’elemosina oppure aiutando le persone disabili per qualche spicciolo.

Kufa, oltre ad essere luogo santo sciita, è anche la principale base della milizia e dei sostenitori del giovane imam sciita radicale Moqtada al-Sadr, che i sunniti accusano di violenza contro la loro comunità.

L’attacco contro la maggioranza sciita del Paese – che rischia di innescare una guerra civile – era uno dei capisaldi della strategia dell’ex leader di al Qaida in Iraq, il giordano Abu Musab al-Zarqawi, ucciso in un raid aereo il 7 giugno scorso. E lo è anche per il suo successore, Abu Ayyub al-Masri, che s’è guadagnato la fama di specialista in autobomba, ed ha già lasciato un forte segno sabato scorso con un attacco nell’affollato mercato al-Oula, nel quartiere sciita di Sadr City, a Bagdad.

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