Non profit

Ires, c’è chi non la paga

Oltre 200 le esenzioni approvate dal ministero

di Redazione

Sono oltre duecento le non profit individuate dal ministero dell’Economia e delle Finanze come esenti dal pagamento dell’Ires (l’imposta sul reddito delle società) per il 2011. L’esenzione deriva dalla legge 296/2006 (art. 1, comma 185) che stabilisce che le associazioni che operano per la realizzazione o che partecipano a manifestazioni di particolare interesse storico, artistico e culturale, legate agli usi e alle tradizioni delle comunità locali sono equiparati ai soggetti esenti in base al dpr 917/86 e successive modificazioni. Per lo scorso anno le associazioni senza fine di lucro che rientrano nei parametri dell’esenzione sono esattamente 212. L’elenco completo è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale nei primi giorni dell’anno.
Scorrendo i nomi in elenco si trovano le Contrade del Palio di Siena e le associazioni legnanesi che animano le contrade del Palio di Legnano. Fra le altre, molte le Pro Loco, le società e gli enti legati alle tante feste tradizionali. E ancora: associazioni enogastronomiche romagnole, associazioni culturali e comitati e gli avellinesi virtuosi della tarantella. E dietro ogni nome ci sono sagre, palii e feste della tradizione.

17 centesimi al giorno sono troppi?

Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.