Non profit
Isee e Ise: la misura dei diritti
Come si calcola la situazione economica delle famiglie
di Redazione
Che cos’è l’Isee?
L’Isee (Indicatore della situazione economica equivalente) è un insieme di criteri unificati per valutare la situazione economica di chi richiede prestazioni o servizi sociali o assistenziali. È utilizzato da enti locali e da varie istituzioni (ospedali pubblici, Asl, scuole, università, ecc.). La gestione della banca dati relativa al calcolo di tali indicatori è affidata all’Inps, che acquisisce le informazioni di base per il rilascio della certificazione che ha validità annuale.
Che differenza c’è tra Isee e Ise?
L’Ise (Indicatore della situazione economica) determina la situazione economica del nucleo familiare. Si ottiene sommando i redditi e il 20% dei patrimoni mobiliari e immobiliari dei componenti di tutto il nucleo familiare.
Per ottenere l’Isee, invece, occorre fare il rapporto tra l’Ise e il numero dei componenti del nucleo familiare in base ad una prefissata scala di equivalenza.
Da chi è composto il nucleo familiare?
Fanno parte del nucleo familiare, in linea generale, il dichiarante, il coniuge, i figli nonché altre persone conviventi e altri soggetti a carico ai fini dell’Irpef, anche se non presenti nello stato di famiglia del dichiarante. La situazione reddituale è rappresentata dal reddito complessivo assoggettabile all’Irpef conseguito da tutti i componenti il nucleo nell’ultimo anno fiscale. La situazione patrimoniale immobiliare è costituita dal valore dei fabbricati e dei terreni edificabili o agricoli intestati a persone fisiche, definito ai fini dell’Ici entro il 31 dicembre dell’anno precedente la presentazione della dichiarazione sostitutiva.
A cosa servono Isee e Ise?
L’Ise viene utilizzato soltanto dai Comuni per concedere gli assegni per il nucleo familiare e gli assegni per la maternità.
L’Isee viene utilizzato da quegli enti o istituzioni che concedono prestazioni sociali agevolate (es. borse di studio, libri di testo, mense scolastiche, servizi sociosanitari domiciliari ecc.) o alcuni servizi di pubblica utilità (es. riduzione canone telefonico).
Come si fa ad ottenere l’Isee?
Il cittadino, quando richiede una prestazione sociale agevolata o servizi di pubblica utilità collegati nella misura o nel costo alla situazione economica, deve presentare la domanda direttamente all’ente di competenza:
– compila la dichiarazione sostitutiva unica (Dsu) con la quale fornisce informazioni sulla composizione del proprio nucleo familiare e sui redditi e il patrimonio di tutta la famiglia;
– presenta la dichiarazione sostitutiva unica direttamente all’ente erogatore delle prestazioni sociali oppure ai Comuni, ai Caf – Centri di assistenza fiscale, agli uffici Inps. È possibile presentare una nuova dichiarazione quando, nel periodo di validità della dichiarazione, intervengono fattori che mutano sia la condizione familiare sia quella economica.
L’ente o l’istituzione che riceve la dichiarazione rilascia un’attestazione contenente le informazioni della dichiarazione sostitutiva e trasmette all’Inps le informazioni. Nel 2010 gli individui coperti da Dsu sono stati 18,5 milioni, più del 30% dell’intera popolazione residente.
Che compiti ha l’Inps?
L’Inps calcola l’Indicatore della situazione economica (Ise) e l’Indicatore della situazione economica equivalente (Isee). Questi indicatori vengono messi a disposizione dei componenti del nucleo familiare cui si riferisce la dichiarazione sostitutiva e degli enti erogatori delle prestazioni sociali agevolate. La dichiarazione sostitutiva unica è disponibile presso gli uffici Inps e sul sito www.inps.it.
Per saperne di più
All’Isee, ai criteri che lo regolano e ai suoi aspetti critici è dedicato un numero speciale (il n. 16-18/2011) di Prospettive Sociali e Sanitarie, la pubblicazione a cura di Irs – Istituto per la ricerca sociale. www.irsonline.it
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