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ISRAELE. Appello di 30 Ong all’Unione europea

La lettera è indirizzata a 27 ministri

di Redazione

 E’ indirizzata ai 27 Ministri degli Esteri dei Paesi membri e in copia a Louis Michel Commissario per lo sviluppo e l’aiuto umanitario, a Benita  Ferrero Waldner Commissario per le relazioni esterne e per la politica europea di vicinato, e a Javier Solana alto rappresentante per la politica estera e la sicurezza comune, la lettera che ha come oggetto la crisi di Gaza cofirmata da Volontari nel mondo FOCSIV e dalla CIDSE, la rete di ong cattoliche dell’Europa e dell’America Latina.
 
Promotori e firmatari della lettera, le 30 agenzie umanitarie, di sviluppo e di promozione dei diritti umani attive e coinvolte nella Striscia di Gaza, le quali si sono dichiarate “profondamente preoccupate per la continua chiusura di questo territorio”.
 
«La severa chiusura della Striscia di Gaza è una forma di punizione collettiva contro 1,5 milioni di abitanti di Gaza”, si legge nella lettera. Un atto che “costituisce una seria violazione del diritto internazionale umanitario. Israele, che è ‘disimpegnato’ dalla Striscia di Gaza dal 2005 ma ha mantenuto un controllo effettivo del territorio, ha l’obbligo legale come potenza occupante di assicurare il welfare della popolazione palestinese».
 
Isolare Gaza non aiuterà a portare pace e sicurezza cercate sia dagli israeliani che dai palestinesi. “Al contrario è motivo di ulteriori conflitti – si sottolinea nella missiva, sottoscritta dalla FOCSIV -. Se si riaprissero le frontiere i flussi commerciali aiuterebbero a riavviare l’economia palestinese e le persone potrebbero riprendere le loro attività lavorative e riacquistare la loro dignità”.
 
«Noi crediamo sia inaccettabile e nell’interesse di nessuno, che la chiusura di Gaza continui ancora. Per questo chiediamo all’UE e agli Stati Membri di lavorare con Israele in quanto potenza responsabile occupante così come con altre parti responsabili per porre fine a questo assedio e per far si che tutti i passaggi verso e da Gaza siano completamente e permanentemente aperti sia per il personale umanitario che per le provviste, i beni commerciali così come per i movimenti delle persone».

www.focsiv.it

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