Volontariato

Israele: sciopero della fame per 4000 detenuti palestinesi

Hanno iniziato ieri. I prigionieri hanno annunciato l’astensione dal cibo a tempo indeterminato in seguito a un precedente rifiuto delle autorità dello Stato ebraico di accogliere una serie di loro ri

di Redazione

Almeno 4.000 palestinesi detenuti nelle prigioni di Israele per motivi di sicurezza hanno iniziato ieri uno sciopero della fame in segno di protesta. ?Possono scioperare per un giorno, un mese e persino fino a morire? ha detto ai giornalisti il ministro per la Sicurezza pubblica di Israele Tzachi Hanegbi, aggiungendo che l?iniziativa è stata lanciata dai movimenti estremisti Hamas e Jihad islamica e che le richieste dei terroristi verranno respinte. I prigionieri hanno annunciato l?astensione dal cibo a tempo indeterminato in seguito a un precedente rifiuto delle autorità dello Stato ebraico di accogliere una serie di loro richieste finalizzate a un miglioramento delle condizioni di vita, come l?installazione di telefoni pubblici nei settori delle prigioni dove sono rinchiusi, l?eliminazioni di lunghe e ?umilianti? perquisizioni e la rimozione della barriera di vetro durante i colloqui con i famigliari. Intanto il Servizio penitenziario israeliano ha già rafforzato le misure di sicurezza, mobilitando agenti anti-sommossa e rinforzi. Secondo il quotidiano ?Haaretz?, i prigionieri avrebbero minacciato di prolungare lo sciopero della fame fino a tragiche conseguenze, imitando in questo senso analoghe iniziative in Turchia e ? in tempi diversi ? in Irlanda del Nord. ?Non vogliono il telefono per salutare i proprio famigliari ? ha detto il sovrintendente del carcere di Shikma ad Ashkelon, Yosef Mikdash ? ma per dare ordini di nuovi attacchi terroristici?. In caso di sciopero prolungato o disordini, le autorità carcerarie hanno minacciato di sospendere i pochi ?benefici? attualmente destinati a questa categoria di prigionieri, tra cui la possibilità di televisione e ricevere visite dei parenti (Misna).

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