Famiglia
Istat: in aumento i disoccupati, allarme per donne e Sud
Il tasso disoccupazione al 7,1% negli ultimi tre mesi (era al 6,4% nel primo trimestre 2007): interessati 1,7 milioni di persone
di Redazione
E’ allarme disoccupazione soprattutto femmnile. Il numero delle persone in cerca di lavoro e’ tornato a crescere ad un livello che e’ il piu’ elevato degli ultimi due anni: nei primi tre mesi dell’anno la disoccupazione segna un tasso del 7,1% contro il 6,4% del primo trimestre 2007. Interessa, insomma, oltre 1,7 milioni di persone, il 13,2% in piu’ dello scorso anno (+205 mila unita’). Per la gran parte, poco meno di un milione di persone, i disoccupati sono nel Sud. Il tasso di disoccupazione del Mezzogiorno e’ infatti al 13%, piu’ del triplo rispetto al Nord (4%) e oltre il doppio rispetto al Centro (6,1%). E colpisce in maniera molto evidente le donne: il loro tasso di disoccupazione e’ infatti del 9% e arriva addirittura al 17,4% se sono donne che vivono nel Mezzogiorno. Le donne in cerca di occupazione sono infatti cresciute in un anno del 16,8%.
A controbilanciare, in parte, il dato negativo sulla disoccupazione (che mostra il rapporto tra le persone in cerca di occupazione e le corrispondenti forze di lavoro) ci sono pero’ le statistiche sull’occupazione (rapporto tra occupati e la popolazione di riferimento), anche’essa cresciuta nel periodo in esame. La dinamica positiva dell’occupazione, infatti, prosegue e fa registrare nel trimestre un aumento dell’1,4%. L’aumento, rileva pero’ l’Istat, e’ alimentato dall’apporto fornito dalla componente straniera di lavoratori a tempo indeterminato (+141 mila unita’), ”in linea con i consistenti flussi in entrata dall’estero soprattutto di cittadini neocomunitari”. Ma anche dall’aumento dell’eta’ pensionabile: c’e’ infatti un aumento della permanenza al lavoro dei lavoratori italiani con almeno 50 anni di eta’ (+157 mila unita’) ”da ricondurre in buona parte agli effetti delle riforme pensionistiche”. Anche in questo caso, tuttavia, alla crescita dell’occupazione che si e’ avuta nel Nord (+1,4%) e soprattutto nel Centro (+3,8%) si e’ contrapposta la flessione del Mezzogiorno (-0,2%, pari a -15 mila unita’), dovuta unicamente alla componente maschile.
Anche il dato sull’occupazione conferma la tendenza che hanno le donne a tornare sul mercato del lavoro. La crescita degli occupati interessa, infatti, soprattutto le donne che hanno fatto registrare un aumento del 2,7% contro un +0,6% degli uomini. Cresce anche l’occupazione part-time (+273 mila unita’) ed interessa, anche in questo caso, soprattutto le donne.
E’ netto intanto l’allarme lanciato dal segretario confederale della Cisl, Giorgio Santini. “L?aumento della disoccupazione è un fatto preoccupante e rilancia la necessità di politiche mirate allo sviluppo e alla crescita dell?occupazione, in particolare in alcuni segmenti?, dice. Per invertire questa tendenza ? ha aggiunto Santini ? occorre un maggiore impegno da parte del Governo nei prossimi mesi, affinché vengano attuati gli interventi maggiormente attesi quali: la delega legislativa in materia d?incentivazione all?occupazione femminile, la piena regolarizzazione dei lavoratori immigrati che nel 2007 l?avevano richiesta, il sostegno all?occupazione nel Sud con i crediti d?imposta?.
Il segretario generale, Raffaele Bonanni, chiede invece ”incentivi alle imprese che assumono donne”, assieme a misure per lo sviluppo nel Mezzogiorno.”Servono politiche in favore del Mezzogiorno e delle donne: in troppe non sono impegnate nel lavoro” ha detto oggi, mentre il ministro dello Sviluppo economico, Claudio Scajola, ha osservato che per combattere la disoccupazione serve ”sviluppo economico” e che con i provvedimenti della manovra il governo intende ”proprio far ripartire l’economia”.
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