Formazione
Istat: inflazione ferma al 2,3%
L'Istat conferma i risultati delle città campione
L’Istat rileva che l’inflazione nel mese di agosto si ferma al 2,3%. I prezzi al consumo rispetto al mese di luglio sono saliti dello 0,2% e del 2,3% rispetto allo stesso mese dello scorso anno. Le stime provvisorie dell’Istituto confermano i dati delle citta’ campione.
Gli aumenti congiunturali piu’ significativi dell’indice per l’intera collettivita’ si sono verificati per i capitoli trasporti (+1,1%) e alberghi, ristoranti e pubblici esercizi (+0,7%). Non ci sono state variazioni invece nei capitoli abbigliamento e calzature e Istruzione. Scendono poi i capitoli comunicazioni (-0,7%), prodotti alimentari e bevande analcoliche (-0,3%) e servizi sanitari e spese per la salute (-0,1%). Gli incrementi tendenziali piu’ elevati si sono registrati nei capitoli bevande alcoliche e tabacchi (+7,0%), trasporti (+3,8%), altri beni e servizi (+3,2%) e alberghi, ristoranti e pubblici esercizi (+3,1%). L’unica variazione tendenziale negativa si e’ registrata nel capitolo comunicazioni (-7,8%).
L’indice armonizzato dei prezzi al consumo (Ipca) registra una variazione pari a -0,3% rispetto al mese precedente e una variazione di piu’ 2,3% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. L’indice armonizzato, ricorda l’Istituto, viene calcolato considerando anche i prezzi che presentano riduzioni temporanee (sconti, saldi, vendite promozionali, ecc.). La dinamica di tale indice, quindi, ”puo’ risultare differente da quella dell’indice relativo all’intera collettivita’. In particolare, le differenze tra le variazioni congiunturali dei due indici risultano piu’ ampie nei mesi in cui si concentrano le vendite promozionali e i saldi di fine stagione e nei mesi immediatamente successivi”.
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