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Economia & Impresa sociale 

Vaccini contro il morbillo in Somalia

Campagna per 1.250 bambini nei villaggi più remoti

di Redazione

«All’inizio di marzo c’è stata un’epidemia di morbillo a Galinsoor, il distretto situato nel South Mudug in cui lavoriamo da qualche anno» racconta Murithi Gatumo, medico del Cesvi impegnato in Somalia.
«Il morbillo è considerato un “killer dei bambini” in queste zone – prosegue – specialmente perché associato a un basso livello di copertura immunologica, a malnutrizione, movimenti della popolazione e sovraffollamento nei campi di sfollati, dove le condizioni di salute in generale sono molto critiche».

Il morbillo può essere prevenuto con la vaccinazione.
Il vaccino garantisce l’immunità a partire da 14 giorni dopo la sua somministrazione.

Il Cesvi ha informato sia l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) sia l’Unicef dell’intenzione di organizzare una campagna di vaccinazione. Campagna che in 5 giorni ha toccato 18 villaggi molto remoti attraverso l’impiego di due cliniche mobili.
Più di 1.248 bambini tra i 6 mesi e i 15 anni sono stati vaccinati. Tutti hanno ricevuto anche un supplemento di Vitamina A.

Molte delle famiglie colpite dall’epidemia provenivano dai distretti meridionali di Hiran, inaccessibili perché sotto il controllo dei miliziani di Al-Shabab che in passato avevano messo al bando le vaccinazioni impedendo di fatto alle agenzie umanitarie di raggiungere i bambini con vaccini salva-vita.

 


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