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Verso l’Anagrafe del Sad

ForumSad lancia l'anagrafe del sostegno a distanza. La proposta, già realizzata su Roma, partirà dal Sud

di Redazione

Un'anagrafe del Sad. La lancia ForumSad insieme all'Osservatorio Povertà dell’Università di Roma Tre. La proposta verrà illustrata sabato 20 ottobre a Lecce.

Perché. Tagliata l'Agenzia del Terzo Settore, bisogna continuare ad offrire trasparenza nel mondo del sostegno a distanza, dice ForumSad. In Italia sono 1,5 milioni le famiglie che hanno aderito ad un progetto di aiuto a distanza di bambini, donne o attività in Paesi del Sud del Mondo. L'Agenzia del Terzo settore, chiusa da questo Governo nel febbraio 2012, aveva creato le Linee Guida del Sad e istituito un Osservatorio: per colmare quel vuoto e per creare una banca dati nazionale, che raccolga e metta in rete tutte le associazioni italiane che fanno sostegno a distanza, ForumSad e l’Osservatorio Povertà dell’Università di Roma Tre lanciano l'Anagrafe del Sad. Saranno le associazioni del Sud Italia le prime a ricevere una proposta di adesione a questo progetto.

Il Sad e l'anagrafe. Il sostegno a distanza è una tipologia di aiuto molto diffusa nel nostro Paese. Per rendersene conto è sufficiente riflettere sui numeri: 1,5 milioni di famiglie aderiscono a progetti SaD; da tre a cinque milioni di persone sono coinvolte come sostenitori, volontari o operatori. L’aiuto di tutte queste persone ha già portato numerose e positive conseguenze, ma se si riuscisse ad operare attraverso una strategia comune, attraverso una vera e propria rete solidale, i risultati ottenuti potrebbero essere ancora più rilevanti. È importante quindi creare una banca dati on line, l'Anagrafe del Sad, per entrare in rete con altre associazioni, nella propria regione e in Italia, per dare ai cittadini un’informazione trasparente; per rendere più visibile il Sostegno a Distanza di fronte alle istituzioni.
 
 
Il SaD e il Sud. Per quanto in particolare nel Sud Italia, attraverso i dati del 2007 de La Gabbianella sulla distribuzione di associazioni e sostenitori, si apprende come il Sud sia sempre ultimo in graduatoria (5,8% per la distribuzione delle associazioni, 23,9% per la distribuzione dei sostenitori). I dati sono di carattere esclusivamente descrittivo, ma danno un’idea generale su quella che può essere la situazione in Italia. Come possiamo notare, innanzitutto, il Sud è ultimo in graduatoria, ma considerando la distribuzione della popolazione italiana, si può concludere che la percentuale dei sostenitori è distribuita in maniera abbastanza omogenea in tutta la Penisola. Inoltre, al nord si concentra circa il 60% delle associazioni ed il 50% dei sostenitori; al sud e isole meno del 10% delle associazioni, ma circa un quarto dei sostenitori italiani. Quindi il Sud è generoso, coinvolto, solidale, ma la società civile organizzata deve ancora crescere.
 
 
L'iniziativa a Lecce. Il seminario di Lecce si colloca all’interno di un più ampio progetto chiamato “Sostegno a distanza in rete” (in collaborazione con la Fondazione con il Sud), che si sta occupando di rispondere alla necessità delle Regioni del Sud di strutturare una rete per le numerose associazioni che si occupano di Sostegno a Distanza. Il progetto si è inizialmente concentrato su Puglia, Sicilia e Calabria, mentre a breve prenderà avvio anche in Campania, Sardegna e Basilicata. L'appuntamento è il 20 ottobre presso la sala del CSV del Salento in via Sicilia 21, Lecce, dalle ore 9,30 alle ore 13. L'evento è organizzato con la collaborazione del CSV del Salento. Per iscriversi all'anagrafe: http://www.sostegnoadistanza.uniroma3.it
 


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