Attivismo civico & Terzo settore

Svolta per Napoli, nasce la Fondazione di comunità

Si chiama Fondazione San Gennaro. L’obbiettivo è di raccogliere un patrimonio di 2,5 milioni di euro nei prossimi 10 anni. Che con il sistema del grant matching diventeranno 5 milioni

di Redazione

Fare della bellezza il criterio della crescita e dell’educazione: a Napoli ci credono e il Rione Sanità diventa il protagonista di un movimento di riqualifica del territorio per dare nuova luce a una terra che non è solo sinonimo di illegalità e criminalità organizzata ma anche e soprattutto di comunità, arte, storia e tradizione. Così martedì 16 dicembre ore 19 alle Catacombe di San Gennaro, via Capodimonte 13 – Napoli, viene ufficialmente presentata la Fondazione di Comunità San Gennaro, alla presenza, tra gli altri, del Cardinale di Napoli sua Eminenza Crescenzio Sepe, di Mimmo Jodice, fotografo e presidente onorario della fondazione, e del presidente della Fondazione con il Sud Carlo Borgomeo.

L’esigenza di dotarsi di un organismo giuridico che rappresentasse il territorio, interpretandone i bisogni e favorendone in modo equilibrato la crescita, nasce dopo oltre dieci anni di lavoro al Rione Sanità, un luogo unico dove grazie all’impegno di don Antonio Loffredo e dei giovani del quartiere è rinata la consapevolezza che Napoli va ricostruita e restaurata, nelle cose e nello spirito.

«Creare una fondazione è stata una vera e propria esigenza», spiega Vincenzo Porzio tra i soci fondatori della cooperativa sociale la Paranza che gestisce le Catacombe di Napoli e responsabile della comunicazione della Fondazione  di comunità San Gennaro.

«Il Rione Sanità si configura come una periferia che però si trova al centro della città: un’area degradata e ghettizzata, priva di infrastrutture e con un bassissimo livello di qualità della vita. Ma quartieri come il Rione Sanità sono intrisi di vita tanto da consentirne l’autopromozione ed il recupero». Uno degli aspetti più interessanti della Fondazione è sicuramente la sinergia e la collaborazione che si è venuta a creare tra gli enti del non profit e quelli del for profit che si sono incontrati con l’obiettivo comune di creare opportunità e sviluppo nel territorio che abitano: dal 2009 infatti, con l’esperienza positiva delle Catacombe, che ha portato un’eco mediatica e un incremento considerevole nel flusso turistico del quartiere, i piccoli e medi commercianti del territorio hanno iniziano a capire le potenzialità del Rione.  Una decina di piccoli negozi si sono avvicinati al comitato promotore della Fondazione di Comunità San Gennaro.

La Fondazione San Gennaro partecipa al programma di Fondazione con il Sud. Il programma prevede il raddoppio delle risorse economiche raccolte. Nei prossimi 10 anni, la Fondazione San Gennaro mirerà a dotarsi di un patrimonio di almeno 2,5 milioni di euro, che con il sistema del grant matching (raddoppio della raccolta) diventerà di 5 milioni. La Fondazione San Gennaro inizia la sua attività con una dotazione Patrimoniale di circa un milione di euro: 500mila euro provenienti da Soci Fondatori e Sostenitori, e i restanti 500mila messi a disposizione dalla Fondazione con il Sud. A questa cifra è da aggiungere un fondo derivante da una dotazione di opere d’arte pari a 684mila euro (valore stimato dagli artisti). «Il nostro è un territorio storicamente problematico», dice Pasquale Calemme, presidente della Fondazione San Gennaro. «La volontà è quella liberarne le potenzialità e svilupparne le risorse: Rione Sanità è come una persona, è portatore di disagi e bisogni ma soprattutto di ricchezze e potenzialità. La fondazione non può essere sostitutiva delle pubbliche responsabilità, ma può e deve essere il punto di incontro tra tutte le realtà per ripartire».
 


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