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Oltre 60mila italiani fanno la spesa gratis

Tanti sono gli utenti degli empori solidali, una sessantina di "supermercati della solidarietà" dove si recuperano gli sprechi e generano ricchezza. Impegnati oltre 2000 volontari. E gli esperti calcolano che ogni emporio crei un valore 7 volte superiore all'investimento

di Gabriella Meroni

Hanno l’apparenza di un supermercato, con tanto di carrelli, ma per fare la spesa non si paga: sono gli empori solidali, motori di una economia che recupera gli sprechi a vantaggio di chi si trova in stato di bisogno.

Ad oggi gli empori sono più di 60 in tutta Italia e operano grazie alle associazioni e al contributo dei volontari, circa 2000 sul territorio nazionale, che danno vita e cuore a queste esperienze uniche di contrasto alla povertà. Proprio la lotta allo spreco alimentare e alla povertà, ma soprattutto il ruolo che la rete dei Centri di Servizio per il Volontariato (CSV) può avere per favorire lo sviluppo innovativo del volontariato in un sistema di welfare in cambiamento, sono stati i temi al centro dell'evento “Lotta allo spreco e contrasto alle nuove povertà. Il Volontariato porta le sue esperienze a Expo per rilanciare un patto di comunità”, organizzato da CSVnet – il Coordinamento Nazionale dei Centri di Servizio per il Volontariato a Expo.

Gli empori solidali si fondano soprattutto sull’apporto dei volontari: sono circa 2000 quelli coinvolti sul territorio nazionale, che si alternano per dare vita e cuore a questi insoliti supermercati. I beneficiari di queste iniziative sono attualmente circa 60.000 ma in questi 7 anni sono state aiutate altre migliaia di persone che ora sono uscite dal programma di aiuto o sono sostenute da altre realtà dei territori.

Non è facile misurare il valore di questi progetti – hanno spiegato i promotori dell’incontro – ma un buon parametro è quello di mettere a confronto i costi di gestione di questi progetti con la loro capacità di generare e redistribuire ricchezza: mediamente questi hanno un rendimento almeno 7 volte superiore all’investimento fatto, ossia sono veri e propri motori di una economia che recupera gli sprechi a vantaggio di chi si trova in stato di bisogno. Intorno agli Empori inoltre si sono sviluppate numerose iniziative a sostegno delle persone e delle famiglie in difficoltà, quali i centri di ascolto e i numerosi “sportelli” o opportunità che sono rivolte a coloro i quali si rivolgono a questi servizi.


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