Solidarietà & Volontariato

Lezioni di benessere digitale

La junior Tim Cup, promossa da Lega Serie A, TIM e Centro Sportivo Italiano, organizza il primo incontro di formazione dedicato al "Benessere Digitale". «Dovete usarla la tecnologia, non lasciarvi usare», dice Massimo Anchini, presidente del CSI, ai ragazzi

di Anna Spena

«Più ti tutto ci interessa che voi siate i campioni delle vostre vite», ha esordito ieri Massimo Achini, presidente del Centro sportivo Italiano, davanti ad una platea di “giovanissimi calciatori”. «La tecnologia è una parte della vostra vita, se la si usa bene si possono fare cose meravigliose con questa». Si è aperto così il primo incontro del percorso formativo, tutto dedicato ai giovani, “Benessere Digitale”, organizzato dalla Junior TIM Cup, il torneo giovanile di calcio a 7 riservato agli Under 14 – promosso da Lega Serie A, TIM e CSI, che raggiunge tutte le 15 città in cui viene disputato il massimo campionato italiano di calcio.

Il primo incontro si è tenuto a Milano presso l’Acceleratore TIM WCAP, in via Rombon 52, Milano, alla presenza di due ospiti d’eccezione, il Professor Federico Tonioni, responsabile del primo ambulatorio italiano per la dipendenza da internet presso il Policlinico Gemelli di Roma, e il Dottor Maurizio Salvi, esperto Information Technology di TIM. Il percorso dedicato al Benessere Digitale proseguirà poi con altri due incontri: nel mese di marzo a Bologna e nel mese di maggio a Roma.

Entrambi gli ospiti della “lezione milanese” hanno proposto percorsi di sensibilizzazione ed educazione per consigliare i giovani su una tematica importate nel loro processo di crescita. Le ricerche del Prof. Tonioni sull’utenza del Day Hospital di Psichiatria del Gemelli, 600 casi di cui l'80% costituito da ragazzi assuefatti alla rete, evidenziano casi estremi di abuso del web come l’iper-connessione, che può arrivare fino alle 18 ore, la perdita di sonno e la concezione distorta del tempo e dello spazio. Un processo di reclusione sociale che ostacola la parte emozionale delle relazioni interpersonali e che rende difficile ai ragazzi il rapporto con gli altri dal vivo. «Io credo», ha esordito Tonini, «che il problema principale sia da ricercare nel nucleo familiare. Ho sentito genitori dire orgogliosi “mio figlio davanti ad un pc non si vede e non si sente“. Considerano i figli quasi piccoli geni e non i accorgono che, invece, gli stanno facendo del male».

«Negli anni», ha continuato il dott.Salvi, «con l’evolvere della tecnologia, il rapporto con essa è mutato in maniera radicale: i ragazzi hanno molti più mezzi a disposizione, rispetto ai loro genitori e necessitano di essere sensibilizzati sul corretto utilizzo della rete. La Junior TIM Cup, che propone attività social basate su una sana e divertente condivisione di contenuti multimediali da parte dei giovani, dimostra come lo sport sia un aiuto importante al processo di educazione alle nuove tecnologie che porta all’uso utile e consapevole di Internet».

In quest’ottica, quindi, lo sport diventa ancora più importate. è uno strumento che aiuta a non rimanere bloccati in quella situazione di “reclusione sociale”. La pratica sportiva unisce, dunque, ciò che di buono hanno portato le tecnologie 2.0 con gli aspetti positivi della socializzazione, diventando momento fondamentale di crescita e formazione dei ragazzi.

«Dovete usarla la tecnologia, non lasciarvi usare da lei», ha concluso Massimo Achini per salutare i ragazzi.


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