Politica & Istituzioni

Cai e adozioni sotto la lente dei Parlamentari

Lia Quartapelle (PD) ha presentato un'interrogazione sugli sviluppi delle adozioni in Repubblica Democratica del Congo, Michela Brambilla una interpellanza sul funzionamento della CAI e sulla destinazione del Fondo per le Adozioni da 15 milioni di euro creato con la Legge di Stabilità: quanto andrà alla CAI e quanto alle famiglie per rimborsi o defiscalizzazione delle spese?

di Sara De Carli

Due nuove iniziative parlamentari sono state presentate in merito alle adozioni internazionali. Una porta la firma di Lia Quartapelle (segretario della Commissione Esteri e membro della Direzione nazionale del PD), che rivolgendosi al Ministero degli Affari Esteri chiede informazioni sullo stato della vicenda delle adozioni in Repubblica Democratica del Congo, all’indomani dell’arrivo in Italia di 17 bambini.

L’interrogazione a risposta scritta, facendo riferimento alla mozione Quartapelle Procopio n. 1-00326, approvata all'unanimità il 15 luglio 2014, che impegnava il Governo a dare rinnovata, palese e concreta attenzione alle politiche in materia di adozioni internazionali, alla Cai, agli enti e alle famiglie adottive, e «a sostenere con convinzione ogni iniziativa volta a sbloccare le pratiche adottive di famiglie italiane in quei Paesi nei quali per ragioni sociali e politiche queste hanno subito un rallentamento»,

chiede ora «quale sia lo stato delle iniziative diplomatiche programmate dal Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale per risolvere la situazione dei restanti bambini e assicurare il sollecito congiungimento dei bambini congolesi con le famiglie adottive».

Un’interpellanza è invece stata presentata il 2 febbario da Michela Vittoria Brambilla, presidente della Commissione Bicamerale Infanzia, insieme a Renato Brunetta, Mara Carfagna e Stefania Prestigiacomo. L’interpellanza è rivolta alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e torna a porre in questione le «gravi anomalie nella gestione della Commissione adozioni internazionali». L’interpellanza chiede:

  • quali siano le motivazioni per le quali la Presidenza del Consiglio dei ministri non si attiva fattivamente per far sì che la Commissione si riunisca regolarmente per adempiere i compiti che le sono propri;
  • come intenda agire per sanare in via di grave urgenza le palesi illegittimità che, a giudizio degli interpellanti, viziano l'operato della Commissione per le adozioni internazionali;
  • quali iniziative intenda assumere per salvaguardare i minori oggetto di adozione internazionale e i genitori disponibili ad offrire loro una famiglia;
  • quali iniziative intenda adottare per garantire l'operatività della Commissione per le adozioni internazionali al fine di consentire all'organo di esercitare un ruolo più incisivo soprattutto nella vigilanza e nel controllo delle procedure di adozione, in particolare nell'operatività degli enti autorizzati all'estero;
  • quale percentuale delle risorse del fondo per le adozioni internazionali il Governo intenda destinare al funzionamento della commissione e quali alle misure di sostegno delle adozioni internazionali, come il rimborso delle spese sostenute dai genitori adottivi per l'espletamento della procedura di adozione e la defiscalizzazione di tali spese e delle spese sostenute dalle famiglie adottive di minori con bisogni speciali (special needs).

Queste due azioni seguono di pochi giorni l'interpellanza urgente presentata il 19 gennaio da Paola Pinna (Scelta Civica in quella data, ora Pd), con 20 firmatari, di tono più culturale, che chiede se si ritenga opportuno

  • avviare delle politiche sociali volte alla promozione delle adozioni nazionali e internazionali, rendendo più semplice e confortevole il percorso delle coppie che scelgano di adottare un minore e diffondendo la cultura dell'adozione»;
  • se condividano l'opportunità di avviare un percorso di snellimento per quanto concerne la burocrazia relativa alle adozioni, anche attraverso una revisione dell'attuale normativa;
  • quali iniziative intendano mettere in atto per assicurare la piena operatività della banca dati nazionale dei minori adottabili e delle coppie disponibili all'adozione, prevista dal decreto 15 febbraio 2013 del Ministro della giustizia;
  • se intendano adottare particolari iniziative a sostegno alle adozioni complesse;
  • quali iniziative intendano adottare al fine di garantire un follow-up sistematico sul benessere dei bambini adottati;
  • quali iniziative intendano adottare per garantire l'operatività della Commissione per le adozioni internazionali.

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