Cooperazione & Relazioni internazionali

Caritas: «Le epidemie sono lo specchio delle disuguaglianze»

In occasione della XXIV Giornata mondiale del Malato Caritas Italiana pubblica un dossier sull’accesso alla sanità, "Salute negata. Epidemie, specchio delle disuguaglianze del mondo. La lezione di Ebola" che dimostra lo stretto legame tra povertà e malattie

di Redazione

"Salute negata. Epidemie, specchio delle disuguaglianze del mondo. La lezione di Ebola". È il titolo di un dossier Caritas che sviluppa una riflessione sull’accesso alla sanità, ancora negato a gran parte della popolazione nelle “periferie del mondo” e sottolinea la necessità di agire sulle cause delle fragilità, di un maggiore impegno politico e sociale, di costruire sistemi sanitari resilienti, di puntare sulla formazione.

A ridosso della Giornata Mondiale del Malato (11 febbraio), proprio mentre l’OMS ha appena dichiarato il virus Zika nuova emergenza internazionale di salute pubblica, la pubblicazione ricorda come "la salute è un diritto umano fondamentale, strettamente legato allo sviluppo dei popoli e alla pace. Non c’è pace senza diritti, non c’è sviluppo senza salute. È una questione di giustizia. E di umanità".

Inoltre a due anni dall’inizio dell’epidemia di Ebola in Africa occidentale, la più grave al mondo con oltre 28.000 casi e 11.000 vittime, viene presentata un’analisi delle cause e delle conseguenze. Con una convinzione: per rispondere a crisi complesse sono necessari interventi multisettoriali e di lungo termine.

Dai dati di un’indagine nella regione nord della Sierra Leone sugli interventi della Camillian Task Force e della diocesi di Makeni a favore di 390 famiglie più vulnerabili colpite da Ebola, si conferma inoltre in modo evidente lo stretto legame tra epidemie e povertà. Attraverso il lavoro di animatori e facilitatori locali, sono state effettuate visite periodiche nelle famiglie nel quadro di un percorso di accompagnamento al superamento del trauma e alla reintegrazione nelle comunità. L’indagine ha coperto quattro distretti della regione, due dei quali tra i più colpiti dall’epidemia a livello nazionale, Bombali e Port Loko.

Ne risulta che Ebola ha direttamente colpito più dell’80% delle famiglie intervistate, causando la morte di uno o più membri. Inoltre si rileva come il 90% delle famiglie abbia anche avuto almeno un caso di malaria, dato che rispecchia l’elevata incidenza della malattia nell’Africa sub-sahariana, così come le condizioni socio-ambientali e igienico-sanitarie difficili. L’importanza di conoscere i contesti e la cultura locale e il ruolo cruciale degli attori locali si confermano elementi fondamentali per un intervento mirato ed efficace, così come la prevenzione e la ricerca risultano essenziali per cercare di scongiurare il diffondersi di queste epidemie.

Il Dossier segue gli undici già pubblicati a partire dallo scorso anno e dedicati i temi della crisi in Grecia, del conflitto in Siria, della condizione dei carcerati ad Haiti, dello sfruttamento lavorativo in Asia, della condizione giovanile in Bosnia ed Erzegovina, delle migrazioni nel Corno d'Africa, dei cristiani perseguitati in Iraq, dello sfruttamento ambientale nella Repubblica del Congo, sulla salute mentale e dignità dei malati nei paesi balcanici, sullo sviluppo sostenibile in Asia, America Latina e Africa e su povertà e disuguaglianza ad Haiti.

Per il dossier completo clicca qui


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA