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A Calais è iniziato lo sgombero della jungle

La polizia francese è arrivata nella tendopoli, dove sono assiepati i migranti che provano a raggiungere la Gran Bretagna, con 55 automezzi, intimando a tutti gli occupanti di lasciare volontariamente il campo per evitare che si renda necessario l'uso della forza

di Lorenzo Maria Alvaro

È iniziato questa mattina lo sgombero della giungla di Calais: la polizia francese è arrivata nella tendopoli, dove sono assiepati i migranti che provano a raggiungere la Gran Bretagna, con 55 automezzi, intimando a tutti gli occupanti di lasciare volontariamente il campo per evitare che si renda necessario l'uso della forza.

Lo sgombero riguarda solo la parte sud del campo, approvato lo scorso giovedì, in cui vivono circa 3.500 persone. Tutti i migranti potranno ricevere accoglienza in container riscaldati e in alcuni centri, ma la sensazione di tanti è che i posti non siano sufficienti per accogliere tutti coloro i quali dovranno abbandonare la giungla.

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È questo il motivo per cui i migranti hanno reagito con un lancio di pietre all’indirizzo dei poliziotti che hanno risposto con i lacrimogeni. I migranti poi hanno dato fuoco a tre baracche di fortuna sprigionando una densa coltre di fumo. Insomma la tensione è altissima. Gli agenti hanno formato cordoni di protezione intorno agli operai intenti a smontare tende e capanne. «Vogliamo agire con dolcezza, non durerà solo un giorno», ha sottolineato Bruno Noel, segretario regionale del sindacato di polizia Alliance Nord-Pas-de-Calais-Picardie, aggiungendo che «le forze dell'ordine filtrano gli accessi al campo e allontanano i no-border perché sono loro che organizzano gli scontri».


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