L’appello di Sos Mediterranee per continuare la sua missione

Per ogni giorno in mare la nave Aquarius costa 11mila euro. Klaus Vogel: «193 le vite salvate in tre settimane ma ora c’è preoccupazione per i tanti arrivi previsti nei prossimi mesi». Le operazione di soccorso nel Mediterraneo con Medecins du monde

di Redazione

193 vite salvate nonostante le condizioni metereologiche difficili, in tre settimane è un bel risultato della prima rotazione dell'Aquarius (26 febbraio – 18 marzo), la nave noleggiata dall'associazione Sos Mediterranee per soccorrere le imbarcazioni dei rifugiati in difficoltà al largo delle coste libiche. L'operazione che avrebbe dovuto fermarsi il 30 aprile, essendo stato firmato per soli tre mesi il contratto di noleggio delle nave, invece deve proseguire. In una nota Cospe onlus sottolinea come oggi all’associazione Sos Mediterranee si ritenga un “imperativo “altri 8 mesi di prosecuzione dell'operazione. Forti di questa prima esperienza e considerato il numero delle vite da potere salvare, infatti, l'associazione ha deciso di proseguire la sua missione sino alla fine dell'anno. Le operazioni di salvataggio sono in partenariato con Medecins du Monde che si occupa degli aspetti sanitari a bordo.

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Il costo di un’imbarcazione come Aquarius e le caratteristiche del salvataggio, una continua ricerca in mare, rendono molto costose le operazioni: la nave di Sos Mediterranee ha bisogno di 250mila euro al mese per poter permettersi noleggio, equipaggio e soprattutto il carburante.

«Primavera ed estate sono i periodi caratterizzati dall'aumento considerevole dei tentativi di attraversare il Mediterraneo per raggiungere l'Europa», dice Klaus Vogel, presidente e cofondatore di Sos Mediterranee. «Proprio per questo bisogna continuare, è indispensabile. Siamo convinti che con il sostegno di tutti ci potremo arrivare».
Il capitano dell'operazione chiama tutti gli attori della società civile, cittadini, imprese, mecenati, associazioni e gli enti pubblici a sostenere economicamente questa iniziativa, per consentire a Sos Mediterranee di potere continuare ad agire sino alla data stabilita.
L’associazione, fondata nel 2015 da un gruppo di cittadini europei, decisi ad agire di fronte alla tragedia dell'enorme numero di persone annegate ripetitivamente nel mar Mediterraneo, ha lanciato online il suo appello


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