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I volontari Anpas sui luoghi del terremoto

Volontari, mezzi di soccorso e di protezione civile stanno portando assistenza alla popolazione nelle zone colpite dal sisma in collaborazione con le istituzioni locali e nazionali. Il punto

di Andrea Cardoni

24 agosto ore 14. In seguito all’evento sismico tra le province di Rieti e Ascoli Piceno registrati nella notte del 24 agosto il Dipartimento di Protezione Civile nazionale ha attivato la sala operativa nazionale Anpas. Volontari, mezzi di soccorso e di protezione civile stanno portando assistenza alla popolazione nelle zone colpite dal sisma in collaborazione con le istituzioni locali e nazionali.

A seguito dell’evento sismico tra le province di Rieti e Ascoli Piceno registrati nella notte del 24 agosto Volontari, mezzi di soccorso e di protezione civile stanno portando assistenza alla popolazione nelle zone colpite dal sisma in collaborazione con le istituzioni locali e nazionali. In particolare volontari soccorritori, psicologi dell’emergenza, medici, infermieri e operatori di protezione civile di Abruzzo, Marche, Umbria e Lazio stanno operando dalla notte nelle zone colpite . La sala operativa nazionale è aperta dai primi minuti dall’evento sismico di questa notte.

In partenza anche un modulo per l’allestimento di un campo di accoglienza da 250 posti. Le pubbliche assistenze di Anpas Abruzzo hanno subito attivato unità cinofile, e convogliato nelle zone colpite dal sisma mezzi di soccorso e ambulanze, un posto medico avanzato, tensostrutture, panche, tavoli, fuoristrada e camion. Dal Lazio sono partiti cinquantadue volontari, un medico, un infermiere e uno psicologo dell’emergenza. Con loro anche una cucina da campo, tende gonfiabili e ambulanze.

“A nome di Anpas esprimiamo dolore per le vittime, per i loro familiari e per le comunità colpite” ha dichiarato Fabrizio Pregliasco. “Siamo in prima linea con le pubbliche assistenze presenti sui territori colpiti pronti per un’azione coordinata con le istituzioni e con il Dipartimento della Protezione Civile ”.

“Con il supporto alle colonne mobili nazionali, rispetto a terremoto del 2009 c’è maggiore efficienza del sistema” ha dichiarato Carmine Lizza, geologo responsabile protezione civile nazionale Anpas. “Il vero progresso in questi anni è stata la prevenzione con la campagna Io non rischio, ma quello che non cambia è la vulnerabilità dei nostri edifici. L’unico tempo utile è la prevenzione: un evento come quello di questa notte sono situazioni fronteggiati sono affrontati nella misura giusta con prevenzione strutturale non strutturale”

È attivo il numero verde 800.840.840 del Dipartimento della Protezione Civile che fornisce informazioni in base agli aggiornamenti del Comitato Operativo riunito nella sede del Dipartimento della Protezione Civile e la sala operativa della Protezione civile Lazio è 803555.

Anpas ha aperto un conto corrente per supportare le comunità colpite
IBAN : IT40 D033 5901 6001 0000 0145 550
INTESTAZIONE: ANPAS – ASSOCIAZIONE NAZIONALE PUBBLICHE ASSISTENZE
CAUSALE: TERREMOTO ITALIA CENTRALE
BIC (per bonifici dall’estero) : BCITITMX

Visto il ripetersi delle scosse, Anpas ricorda le buone pratiche di protezione civile della campagna Io non rischio da adottare dopo un terremoto
Assicurati dello stato di salute delle persone attorno a te e, se necessario, presta i primi soccorsi.
Prima di uscire chiudi gas, acqua e luce e indossa le scarpe.
Uscendo, evita l’ascensore e fai attenzione alle scale, che potrebbero essere danneggiate.
Una volta fuori, mantieni un atteggiamento prudente.
Se sei in una zona a rischio maremoto, allontanati dalla spiaggia e raggiungi un posto elevato.
Limita, per quanto possibile, l’uso del telefono.
Limita l’uso dell’auto per evitare di intralciare il passaggio dei mezzi di soccorso.
Raggiungi le aree di attesa previste dal Piano di emergenza comunale.


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