Un forte terremoto di magnitudo 6,0 ha colpito una vasta area fra Lazio, Marche, Umbria e Abruzzo provocando decine di morti e feriti. La Conferenza espiscopale italiana ha indetto per domenica 18 settembre una colletta nazionale in soccorso delle popolazioni colpite
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Un forte terremoto di magnitudo 6,0 ha colpito una vasta area fra Lazio, Marche, Umbria e Abruzzo provocando decine di morti e feriti. La Conferenza espiscopale italiana ha indetto per domenica 18 settembre una colletta nazionale in soccorso delle popolazioni colpite
Ore 10,30 - Notte di terrore nel cuore dell'Italia, dove un forte terremoto di magnitudo 6,0 ha colpito la vasta area fra Lazio, Marche, Umbria e Abruzzo provocando morti e feriti. La prima scossa, violentissima, alle 3.36 del mattino ha buttato giù dal letto migliaia di persone, sentita molto forte da Rimini fino a Napoli. L'epicentro è nei pressi di Accumoli, in provincia di Rieti, Lazio, a soli 4 chilometri di profondità, un paese equidistante da Amatrice e Norcia. E proprio ad Accumoli, dove ci sarebbero sei morti, e nella vicina Amatrice si registrano i danni più gravi. "Il paese non c'è più. Sotto le macerie ci sono decine di persone": è la prima, drammatica, testimonianza del sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi. I morti sino ad ora accertati sono al momento oltre settanta, ma molti sono ancora sotto le macerie e si continua a scavare. Gli sfollati sono almeno 2.500, duemila dei quali sono villeggianti. Ma molti paesi sono ancora isolati e fatti oggetto in queste ore di ispezione.
Accumoli, Amatrice e Posta, nel reatino e a Pescara del Tronto, frazione di Arquata, in provincia di Ascoli Piceno, si registrano i danni più gravi. Numerosi anche gli edifici crollati: distrutta la chiesa di Amatrice, dove anche l'ospedale è inagibile. Crollato il campanile di Castelluccio di Norcia che è attualmente isolato. Evacuato l'ospedale di Amandola, gravemente danneggiato. Danni agli edifici storici e alle mura anche a Norcia. Nell'area ci sono stati altri movimenti sismici successivi successivi, con scosse più forti di magnitudo 5,1 alle 4.32 e 5.4 alle 04.33 con epicentro a 5 chilometri da Norcia.
In conseguenza al sisma che questa mattina ha colpito il centro Italia, la Presidenza della CEI intanto ha disposto l’immediato stanziamento di 1 milione di euro dai fondi dell’otto per mille per far fronte alle prime urgenze e ai bisogni essenziali.
La Chiesa che è in Italia si raccoglie in preghiera per tutte le vittime ed esprime fraterna vicinanza alle popolazioni coinvolte in questo drammatico evento. Le diocesi, la rete delle parrocchie, degli istituti religiosi e delle aggregazioni laicali sono invitate ad alleviare le difficili condizioni in cui le persone sono costrette a vivere. A tale scopo, la Presidenza della CEI indice una colletta nazionale, da tenersi in tutte le Chiese italiane il 18 settembre 2016, in concomitanza con il 26° Congresso Eucaristico Nazionale, come frutto della carità che da esso deriva e di partecipazione di tutti ai bisogni concreti delle popolazioni colpite.