Attivismo civico & Terzo settore

Fare insieme, la nuova parola d’ordine della CSR

Al Salone della Csr e dell'Innovazione Sociale, in Bocconi, sono state presentate le migliori strategie per una partnership efficace tra profit e non profit. La parola d'ordine? Andare oltre la filantropia, per fare insieme. Fra queste, il progetto "A scuola x1 giorno" di Fondazione Marcegaglia e Mission Bambini

di Sara De Carli

Per promuovere il bando e farne correre la voce fra i 5mila dipendenti, hanno stampato la notizia sulle tovagliette delle mense aziendali. L’appello ai dipendenti suonava più o meno così: “segnalateci una scuola che necessita di un intervento di manutenzione ordinaria e date la vostra disponibilità a fare volontariato nel progetto. Noi ci mettiamo i soldi per realizzarli, convinti le scuole siano un bene comune”.

Era il mese di marzo, i dipendenti segnalarono 57 scuole. Ne sono state scelte sette, che avranno i muri tinteggiati piuttosto che i rubinetti nuovi, il cortile sistemato per poterci giocare, le lampadine sostituite… piccole cose che però fanno più bello lo stare a scuola. Cinquemila alunni così avranno una scuola più bella, accogliente e funzionale: i vincitori del bando sono l’Istituto Comprensivo “E. Rosetti” di Forlinpopoli (Forlì-Cesena), l’Istituto Comprensivo di Azzano Decimo frazione Fagnigola (Pordenone), la scuola dell’infanzia “Mani Fiorite” di Ravenna, l’Istituto Comprensivo “G. Diotti” di Casalmaggiore (Cremona), l’Istituto Comprensivo di Ciserano (Bergamo), la scuola dell’infanzia “Il Veliero” di Porto Corsini (Ravenna), l’Istituto comprensivo di Ceresara plesso di Piubega (Mantova). Il progetto nella scuola di Casalmaggiore (qui sotto) è già stato realizzato, gli altri si concluderanno entro novembre 2016.

L’esperienza del progetto “A SCUOLA X1 GIORNO” – di questo si tratta – è stata presentata in Bocconi al Salone della Csr e dell'Innovazione Sociale come modello di partnership innovative tra profit e non profit, accanto a “giganti” quali BNP Paribas e Telethon, Bmw Italia e Dynamo Camp, Zenit Sgr e Casa Oz, Accor Hotels e la cooperativa In-presa, Chiarella e ActionAid. Questo bando infatti nasce dalla collaborazione tra Fondazione Marcegaglia e Fondazione Mission Bambini.

«Non vogliamo sostituirci allo Stato nel compito di provvedere alla sicurezza e al decoro degli edifici scolastici, ma dimostrare che è possibile favorire un processo di riappropriazione e cura delle scuole come bene comune, promuovendo la partecipazione di famiglie, cittadini e organizzazioni non profit del territorio», spiega Goffredo Modena, presidente di Mission Bambini. Proprio Mission Bambini, forte dell’esperienza precedente nella manutenzione partecipata delle scuole, ha fatto la selezione dei sette progetti fra i tanti segnalati. Gli interventi sono realizzati in qualità di volontari da genitori e dipendenti dell’azienda Marcegaglia: «Fondazione Marcegaglia è da alcuni anni impegnata nel sostegno alle realtà territoriali dove sorgono i nostri stabilimenti, in primo luogo attraverso il coinvolgimento dei dipendenti dell’azienda. Siamo davvero soddisfatti dell’esito di questo bando che ha visto la partecipazione di numerosi dipendenti che hanno segnalato le scuole e si sono resi disponibili come volontari per realizzare i progetti», afferma Carolina Toso Marcegaglia, presidente di Fondazione Marcegaglia.

«Di employee engagement dieci anni fa non si parlava, per la CSR noi ci confrontavamo con i direttori marketing », ha detto in Bocconi Luisa Bruzzolo, direttore generale di Mission Bambini: «ora invece i nostri interlocutori sono sempre più spesso i responsabili delle risorse umane, perché per le imprese la CSR è sempre di più declinata con un occhio ai dipendenti». Fare insieme: è questa forse la nuova parola d’ordine della CSR.

Le altre partnership presentate hanno sottolineato interessanti aspetti delle nuove alleanze fra profit e non profit, che vanno tutti nella direzione di superare la visione della filantropia come mera erogazione monetaria: l'impresa come soggetto che può creare link e favorire network (è stata BMW a creare il link tra Dynamo Camp e SciAbile, andando di fatto ad arricchire con il filone "sci" le proposte di Dynamo Camp per i bambini con disabilità), la necessità per il sociale di porsi in ottica di rendicontare, monitorare e soprattutto dare restituzione dell'impatto (lo ha evidenziato la "coppia" Zenit/Casa Oz), il salto quasi ontologico che le partnership possono avere nel momento in cui il non profit diventa un partner fino in fondo dell'azienda, un fornitore (i ragazzi di in-presa hanno studiato dei menù per il catering di Accor, entrati nelle proposte dell'azienda, che ogni volta che quei menù vengono scelti dfa un clienti riconosce alla coopertativa un 5%).


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