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Uno spot innovativo per un’Italia senza fame

Al via la prima campagna in Direct Response Tv per combattere la povertà, aperto anche un sito ad hoc per sollecitare donazioni periodiche regolari a sostegno dell'attività dei volontari della Fondazione che ogni giorno operano in aiuto dei senza dimora, delle famiglie che hanno perso la casa e i pensionati che non arrivano a fine mese

di Antonietta Nembri

Mauro ci guarda dritto negli occhi. La sua voce ci raggiunge a fatica mentre sullo schermo scorrono le immagini di senza dimora, classici clochard, famiglie in una mensa e anziani che ricevono il pacco aiuto alimentare. Anche Mauro è uno dei tanti che vivono in strada, che soffrono la fame, il sottopancia, quando lo inquadrano recita “Mauro, una storia vera” e te ne accorgi quando i suoi occhi azzurri ti guardano umidi mentre ascolti le parole «chiedere aiuto è difficile. Ma con Progetto Arca è diverso. Sono loro che vengono da noi…».

È molto diretto il messaggio di questa prima campagna Drtv (direct Responsive Tv) che in un minuto racconta quello che ogni giorno Fondazione Progetto Arca con i suoi volontari realizza per i 4 milioni di poveri che vivono in Italia. «È la prima volta che facciamo uno spot di questo genere», racconta Alice Stefanizzi, responsabile Fundraising della fondazione. «Siamo partiti con un test da poco più di una settimana su YouTube e su alcuni canali tematici come Focus, Giallo, Real Time, Discovery Channel, Tv 2000… L’obiettivo è quello di ottenere delle donazioni regolari così da garantire una progettualità alla nostra azione di aiuto a chi vive in povertà».


Alcuni frame del video: (in senso orario) una donna in cerca di cibo nei cestini dei rifiuti, una famiglia alla mensa della Fondazione e un classico clochard che si prepara per la notte, cartoni come casa e un carrellino in cui raccogliere le sue proprietà

Lo spot racconta la vita dei senza dimora e delle persone che non arrivano alla fine del mese e che vengono assistiti da Arca. «Il protagonista, Mauro, è una persona che gira in Arca da anni, prima ha orbitato al centro di via Mambretti ed è stato accolto nel “post-acute” (struttura sanitaria per la convalescenza dei senza dimora aperto al centro di via Mambretti), al momento viene assistito dalle unità di strada….» precisa Stefanizzi. «Non abbiamo voluto un attore, ma far vedere una storia vera, i vari momenti dell’aiuto che riusciamo a portare…».

Questo primo spot è un test per vedere se questo tipo di campagna funziona «su sei telefonate, due si concludono con una donazione» osserva la responsabile fundrairsing. Allo spot è legato anche un sito PovertàinItalia.it perché il messaggio che arriva dal video è che a fronte di 4 milioni di italiani poveri che conoscono la fame, i volontari di Progetto Arca lavorano per combatterla «Dona 9 euro al mese per tenere fame lontano da tutti» è l’invito ripetuto dalla voce guida. «L’obiettivo è quello di avere al fianco delle nostre tradizionali raccolte fondi, la prossima è nel weekend 15 – 16 ottobre, una donazione regolare. Tra un mese tireremo le somme e valuteremo se proseguire su questa strada», precisa Stafanizzi.

Non ci sono solo i senza dimora al centro dello spot ma anche anziani e famiglie che hanno perso la casa e che sono aiutati con i progetti di accoglienza in appartamento: al momento una cinquantina di persone (progetti mamma-bambino, Housing First, singoli e famiglie sfrattate).

Tra una settimana, il 17 ottobre è la giornata mondiale per la lotta alla povertà, mentre il freddo ha già iniziato a farsi sentire. «In questo periodo assistiamo alcune centinaia di persone: 180 dall’Unità di Strada e circa 150 nei centri di accoglienza (notturni e residenziali), ma tra poche settimane triplicheranno» precisa Alice Stefanizzi ricordando poi che a tutti questi, vanno aggiunti i cosiddetti migranti transitanti, un numero importante di persone che rischia di scivolare nella cerchia dei senza dimora «Milano cambia e cambiano anche i volti di chi non ha una casa».