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Manaus: “Colorindo o muro”

L’ultima conquista del Centro sociale Roger Cunha Rodrigues. L’inaugurazione del muro si è svolta lo scorso 27 ottobre

di Giovanna Pieroni

Un muro bianco e deteriorato dalle rovinose piogge protegge la vita di tanti bambini che vivono nel quartiere Coroado alla periferia di Manaus. Li separa dalla dura realtà di droga e di violenza che molte volte vivono all’interno della propria famiglia oppure per strada, dove trascorrono tutto il giorno.
È il muro del Centro Sociale “Roger Cunha Rodrigues che di offre sostegno e opportunità formative a bambini e ragazzi attraverso attività e progetti della ACACF- Associação Comunitária de Apoio a Criança e à Familía do Estado do Amazonas (Associazione Comunitaria di Sostegno al Bambino e alla Famiglia dello stato dell’Amazonas), grazie anche al supporto di AFNonlus.

«La crisi economica del Brasile negli ultimi anni, ha reso ancora più difficile la situazione in cui operiamo – Spiegano i referenti locali, Jeanne e Carlos – Ad esempio un’istituzione che ci offriva il corso di informatica da quasi 10 anni, ha dovuto interrompere la collaborazione per ragioni economiche. Alcuni genitori dei bambini stanno perdendo il posto di lavoro. Ma la consapevolezza che non siamo soli nella realizzazione di questo progetto, ci dà la forza di andare avanti, superando le continue sfide che incontriamo ogni giorno. In particolare ci rallegra percepire come questi bambini siano conquistati dall’ amore che cerchiamo di seminare ogni giorno. E’ l'obiettivo principale in tutto ciò che facciamo»

Gli inizi del progetto risalgono ai primi anni ’90, quando alcune persone dei Focolari hanno cominciato a promuovere attività a carattere sociale ed educativo sul territorio. Nel ’94 è stata fondata l’associazione ACACF con l'obiettivo di lavorare per i diritti fondamentali e universali dei bambini e degli adolescenti, a prescindere dalla loro condizione sociale o religiosa, e contribuire al loro completo sviluppo assieme alla loro famiglia naturale e alla comunità

Dapprima è stata aperta una scuola materna ed elementare e poi, per servire meglio la comunità nelle sue nuove necessità, è nato il centro sociale, aperto mattina e pomeriggio. «Con il gruppo degli adolescenti, abbiamo realizzato laboratori di narrazione, di teatro e alfabetizzazione letteraria. Nelle azioni di formazione si è continuato il progetto “Teenstar”, per la formazione all’affettività e alla sessualità dei giovani».

Diverse sono state, negli anni, le attività e le iniziative che si sono susseguite all’interno del Centro. Come lo studio portato avanti da un gruppo di studenti di Psicopedagogia dell’Università Federale di Amazonas, per affrontare le difficoltà di apprendimento specifiche dei bambini e dei ragazzi. O come il progetto sulla salute, elaborato dagli studenti del corso di Farmacia dell’Università, per far acquisire a bambini e famiglie nozioni di igiene, alimentazione sana e cura della persona. Inoltre è stato portato avanti uno studio sulle malattie infettive anche attraverso una campagna di prelievi ed analisi del sangue seguite dalla cura delle malattie riscontrate.

Il progetto “Ama la vita”, in collaborazione con la Segreteria di Assistenza Sociale realizza momenti di formazione sulla prevenzione della droga e lo sfruttamento del lavoro minorile attraverso laboratori di cittadinanza attiva. Per le famiglie sono stati offerti corsi di formazione professionale, in collaborazione con il Centro di Educazione Tecnologica dell’Amazonas

L’ultima conquista del Centro Sociale è resa possibile tramite la partnership con il Tribunale di Giustizia di Manaus. Ce la raccontano ancora Janine e Carlos: «Da tanto ci mancavano i mezzi per avviare la pittura del nostro muro, che veniva spesso “dipinto” da vandali. È nata l’idea di presentare un progetto al Tribunale di Giustizia di Manaus, proponendo una partnership, sotto il titolo: “Colorindo o muro” (coloriamo il muro).

La proposta consisteva in esprimere nella pittura le esperienze di vita e i valori che viviamo con loro nel Centro Sociale e dare un’aria di gioia e di armonia al nostro quartiere. Volevamo fare dei nostri bambini e ragazzi i protagonisti di questo progetto, così abbiamo raccolto i loro disegni per esseri riprodotti sul muro. Il Tribunale ha fatto suo il progetto, provvedendo materiale per i lavori.

L’inaugurazione del muro si è svolta lo scorso 27 ottobre. «Questo è per noi un momento di grande gioia e gratitudine, soprattutto a Dio, che ci dona volta per volta le possibilità di portare avanti questo progetto. Ringraziamo in modo particolare ciascuno di voi, che seguite con tanto amore ognuna delle opere sociali. Vi sentiamo protagonisti con noi di ogni conquista e contiamo sulle vostre preghiere e l’unità».
Grazie all’esperienza vissuta al Centro non solo il muro, ma anche la vita dei bambini, ha acquistato i colori di un nuovo significato perché come diceva Walt Disney, poter sognare una vita a colori, è scoprire il segreto della felicità!


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