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Telefono Azzurro: «Migranti minorenni, vulnerabili e senza voce»

Telefono Azzurro a sostegno di un potenziamento della cooperazione internazionale in materia di minori stranieri non accompagnati

di Redazione

Ogni giorno, bambini e adolescenti stranieri privi di figure genitoriali arrivano in Italia e sono esposti ad aumentati rischi di sfruttamento e abuso. Ad avere impatto sulla loro vita è soprattutto la differenza sociale, culturale e linguistica con cui sono costretti a misurarsi nel Paese di arrivo.

Stando ai dati di Missing Children Europe, network europeo delle hotlines 116.000 a tutela dei bambini scomparsi e vittime di sfruttamento, di cui fa parte Telefono Azzurro, solo nel 2015 sono arrivati in Europa più di 89 mila minori non accompagnati e ogni due minuti viene segnalato un caso di sparizione. Nello stesso anno, secondo l’Europol, circa 10 mila sono scomparsi dopo poche ore dalla registrazione, e solo una minima parte è stata in seguito ritrovata. In Italia, 5200 minori stranieri non accompagnati sono scomparsi nei primi sei mesi del 2016.

Va considerato che la statistica offre un quadro parziale e riduttivo del problema, poiché non contiene indicazioni su quanti non registrati, o su coloro che sono spariti prima ancora di prendere contatti con le autorità. Sono numeri allarmanti, che meritano una riflessione condivisa e una piena assunzione di responsabilità. I dati raccolti dalla linea di ascolto 116.000, il numero unico europeo dedicato ai minori scomparsi e gestito in Italia da Telefono Azzurro, rivelano che i minori stranieri non accompagnati sono esposti ad un elevato rischio di diventare vittime di tratta, della criminalità organizzata, del lavoro nero e dello sfruttamento sessuale. Nel 2016, il 54,7% dei casi gestiti dalla hotline ha interessato casi di fuga e scomparsa di minori stranieri non accompagnati. È un atto dovuto ricordare la necessità di attuare percorsi per la realizzazione di una rete di accoglienza, supporto e inserimento del minore nella società, nel rispetto dei diritti umani sanciti a livello internazionale. Affinché si possa prevenire la scomparsa dei minori stranieri e rafforzare il sistema di accoglienza e di integrazione di bambini e adolescenti nel contesto europeo, è fondamentale ampliare meccanismi di protezione transnazionale.

Nonostante gli sforzi attuali dei partner aderenti al network europeo, sotto il profilo dello scambio e della condivisione dei dati, è necessario estendere le possibilità di collaborazione, incluso il coinvolgimento delle agenzie territoriali di competenza. A tal proposito, Telefono Azzurro è membro del SUMMIT (Safeguarding Unaccompanied Migrant Minors from going Missing by Identifying Best Practices and Training Actors on Interagency Cooperation).

Partendo dalle best practice sattuate dai partner internazionali, obiettivo del SUMMIT è gettare le basi per il potenziamento della cooperazione interagency, consolidando gli attuali standard di collaborazione tra tutti i soggetti che gestiscono il servizio 116.000, al fine di agire nell’interesse dei minori.

Da un recente studio condotto da Missing Children Europe e dalla University of Portsmouth sulla salvaguardia dei minori stranieri non accompagnati, emerge che una delle cause di allontanamento dei minori è dovuta alla lentezza ed alla complessità delle procedure burocratiche per l’ottenimento della protezione internazionale o del ricongiungimento familiare. A beneficiarne indirettamente sono fenomeni come la tratta e lo sfruttamento minorile, che rendono numerosi bambini e adolescenti vittime delle reti criminali.

In sintesi, nel corso degli ultimi anni si assiste ad un trend tendenzialmente in forte espansione, cui si affianca però una diminuzione ed una discontinuità nell’erogazione dei fondi previsti per i gestori delle hotlines.