Sezioni

Attivismo civico & Terzo settore Cooperazione & Relazioni internazionali Economia & Impresa sociale  Education & Scuola Famiglia & Minori Leggi & Norme Media, Arte, Cultura Politica & Istituzioni Sanità & Ricerca Solidarietà & Volontariato Sostenibilità sociale e ambientale Welfare & Lavoro

Welfare & Lavoro

I Vigili del Fuoco vanno a scuola di autismo

Un bambino autistico ha il 50% di probabilità in più rispetto ad un coetaneo di allontanarsi dalla propria casa e perdersi. E negli Usa il 91% degli annegamenti accidentale dei bambini riguarda ragazzi con autismo. A partire da questi dati, Fondazione Oltre il Labirinto ha realizzato un corso di formazione per i Vigili del Fuoco di Treviso: riconoscere una persona autistica e sapere come trattarla è fondamentale negli interventi di emergenza

di Redazione

E se in un intervento di emergenza ci fosse una persona con autismo? Come aiutarla? Quali accortezze necessario avere? Quali atteggiamenti è meglio tenere e quali invece evitare? I Vigili del Fuoco di Treviso lo stanno imparando. Una sorta di “a scuola di autismo” tenuta dalla Fondazione Oltre il Labirinto, un corso di formazione del personale volto a fornire strumenti e informazioni utili all’interazione con persone con autismo.

«Nell’ordinaria attività di soccorso – ha affermato il Comandante Provinciale dei Vigili del fuoco di Treviso, l’ing. Nicola Micele – il vigile del fuoco è chiamato a confrontarsi con situazioni che presentano rischi di varia natura, a volte non riconoscibili con immediatezza. L’evenienza di trasportare o semplicemente di assistere persone con esigenze speciali in caso d’incendio o altro tipo di emergenza è ricorrente e richiede metodiche e comportamenti specifici ed appropriati da parte dei soccorritori. In quale relazione d’aiuto deve mettersi ilsoccorritore nei confronti di chi ha necessità di supporti particolari? Da tempo ilCorpo Nazionale dei Vigili del Fuoco è impegnato per la divulgazione di apposite metodiche di intervento, grazie all’impegno di tecnici specializzati che hanno acquisito specifiche competenze al riguardo. La giornata di formazione che si è tenuta ieri presso la caserma dei Vigili del Fuoco di Treviso ha costituito una preziosa occasione per poter scambiare informazioni ed esperienze fra addetti ai lavori altamente qualificati».

Le persone con autismo, non avendo particolari segni fisici distintivi, devono essere identificate dai Vigili del Fuoco dal comportamento, quindi la formazione sulle possibili reazioni e sulle caratteristiche comportamentali è fondamentale per poter essere loro d’aiuto. E dopo aver individuato chi ha bisogno di un’attenzione specifica, ecco che serve avere le competenze per poter gestire una persona con autismo: la formazione adeguata e la conoscenza dei disturbi dello spettro autistico può aiutarli a fronteggiare l'emergenza nel modo più efficace possibile.

«Come Fondazione che rappresenta centinaia di famiglie in tutta Italia e come rappresentanti italiani di Autism-Europe, la più grande rete associativa europea di coordinamento per l’autismo, riteniamo giusto dare un supporto costruttivo, proattivo e di valore a chi è deputato a garantire la sicurezza e a gestire situazioni di pericolo», ha dichiarato Mario Paganessi, Presidente di Fondazione Oltre il Labirinto. Paganessi ha ricordato come negli Stati Uniti, in molti Paesi, la legge già preveda che i funzionari di nuova assunzione vengano formati per identificare e interagire con le persone autistiche e alcuni Stati – come la Florida, l’Indiana, il Maine, la North Carolina e la Pennsylvania – addestrano le forze dell’ordine e danno loro formazione su questo tema. «Nel New Jersey tutti gli addetti pubblici riconducibili a emergency workers devono essere formati. È importantissimo, perché sappiamo che un bambino autistico ha un 50% di probabilità in più rispetto ad un coetaneo a sviluppo normotipico di allontanarsi dalla propria casa e perdersi. E ancora più spaventoso, negli ultimi anni l’annegamento accidentale nei bambini indica che il 91% dei decessi riguarda ragazzi con autismo».


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA