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Sostenibilità sociale e ambientale

C’era tre volte il bio… e c’è ancora

Pubblicato "Tutto Bio 2017", l'annuario del biologico giunto alla sua 23esima edizione in cui trovare 11mila attività bio in Italia e leggere le dieci storie di pionieri e nuove leve del biologico italiano. Quest'anno #TuttoBio è dedicato a Bob Dylan e alla sua canzone simbolo "Blowin' in the Wind"

di Antonietta Nembri

C’era tre volte il bio”, questo il tema scelto per la ventitreesima edizione di Tutto Bio 2017, l’annuario del biologico. Ma questo non è l’incipit di una favola sullo stile “once upon a time…” perché si parte dai pionieri che hanno piantato l’albero che è cresciuto e sta crescendo grazie a chi sta proseguendo il cammino. Come spiegano i curatori dell’opera: Rosa Maria Bertino, Achille Mingozzi ed Emanuele Mingozzi, quella del biologico è «una storia che si snoda in tre tempi: chi ha creduto ieri nei suoi valori rischiando in prima persona, chi ha raccolto oggi il testimone, chi continuerà domani». Ed è anche per questo che nell’annuario oltre alla presentazione dei prodotti e delle novità reperibili sul mercato si possono trovare anche dieci storie di pionieri e nuove leve «ma di storia da raccontare ce n’erano mille. Perché tutto è avvenuto in un clima di fermento sociale in molte zone d’Italia, a partire dalla stessa spinta al cambiamento, dalla stessa intuizione» osservano i curatori.

E non è un caso che la 23esima edizione di Tutto Bio sia dedicata a Bob Dylan, Nobel per la letteratura 2016 e in particolare alla sua canzone “Blowin’ in the Wind” (La risposta soffia nel vento) che era il leitmotiv del manifesto dei figli dei fiori, ma anche la colonna sonora di un fermento sociale dal quale – si sottolinea in una nota – sono sorte le esperienze pioniere di agricoltura biologica che hanno trovato la loro risposta nella terra.

A raccontare le storie sono gli stessi dieci protagonisti perché come si legge all’introduzione del volume Tutto Bio 2017, a firma di Fabio Gavelli «Mai come oggi si avverte il bisogno di senso. Conoscere le proprie radici serve dunque ad avere più chiaro l’orizzonte per affrontare il futuro» che chiude il suo intervento sottolineando la necessità di un Rinascimento del biologico che «porterebbe benefici a tanti: persone, aziende, la società stessa».

Nelle dieci storie pubblicate si trovano i racconti di imprenditori che hanno dato il via a esperienze come quella delle cassette a domicilio nata da un’idea di Martin Siller che ha guardato al nord Europa, ma ci sono anche i racconti di Giovanni Battista Girolomoni che con i fratelli Samuele e Maria prosegue l’attività del padre Gino tra i precursori del biologico in Italia all’inizio degli anni Settanta o il racconto di Virginia Maschio che prosegue l’opera del nonno che aveva iniziato con la macrobiotica e con il padre che ha continuato con il biologico. E le storie sono tante, nate tutte da uno spirito e da un desiderio di cambiamento. C’è il racconto della nascita della cooperativa S’Atra Sardigna (L’Altra Sardegna) fatto da Ignazio Cirronis: la scommessa di un gruppo di giovani disoccupati che nel 1982 iniziarono con due ettari e un allevamento di lombrichi e che oggi associa cento aziende. Le storie possono essere lette anche online al sito biobank.it

Nell’annuario 2017 sono censite 11mila attività bio di tutta Italia. Non manca poi una vetrina di nuovi prodotti: dai semi di canapa ai cereali precotti, dalla pasta di grani antichi siciliani a quella di legumi, dai piatti pronti agli yogurt, fino alle bevande, tutti vegetali e per tutti i gusti. Ma ci sono anche i classici in versione organic, come l’Aceto Balsamico di Modena, o in chiave bio-veg, come il pesto alla genovese.

Immancabile anche quest’anno la Bio Bank Card, da vent’anni è in omaggio con l’annuario e permette di ricevere lo sconto del 10% in 658 attività convenzionate, dai ristoranti agli agriturismi, dalle aziende con vendita diretta fino a negozi e profumerie.

In apertura foto di Markus Spiske/Unsplash


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