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Spinner-mania: ma è vero che “cura” l’autismo?

Sembrava una leggenda metropolitana o l’ennesima fake news utile a vendere la trottola da dito che fa impazzire i ragazzini. Ma così non è: effettivamente si tratta di un oggetto utile per calmare persone con disturbi dello spettro autistico o con Adhd

di Gabriella Meroni

Non solo un passatempo a metà tra le vecchie trottole e il cubo di Rubik, ma un vero ausilio terapeutico utile nei casi di disturbi da deficit di attenzione o iperattività. È lo spinner (nome popolare dell’originale Fidget Spinner) che ormai tutti i ragazzini italiani considerano irrinunciabile: in pratica è un disco flessibile attorno al quale ruotano delle piccole lamine di plastica che si fanno girare con le dita; l’abilità è riuscire a tenerlo in equilibrio sulla mano, o su un dito, senza farlo cadere mentre le “palette” girano vorticosamente.

Un gioco e niente più, anche se i più attenti avranno notato che su alcune confezioni è riportata la scritta: «Adatto a persone con autismo o adhd», o concetti simili. Una boutade commerciale? L’ennesima trovata con cui Amazon prima, e i tanti rivenditori made di China poi, tentano di far parlare del prodotto? Sembra di no. Secondo quanto riportato da diversi siti specializzati (tra cui Disabili.com) che citano a loro volta fonti statunitensi (il periodico The Mighty) lo spinner nasce come un oggetto “terapeutico” per chi ha bisogno di scaricare l’energia in eccesso in momenti di particolare stress. Se per il ragazzino senza problemi il fidget spinner è “solo” una distrazione, per un bambino con ADHD (Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattività) o alcune forme di autismo può rappresentare invece una “utile distrazione” che, permettendogli di scaricare ansia, riporta la calma e agevola la concentrazione. E visto che tengono occupati e concentrati, ma anche promuovono il coordinamento motorio, questi oggetti possono ritenersi in qualche misura ausili terapeutici.

Ne sono convinti per esempio quelli di “The Mighty”, una community online di persone con patologie e disabilità, che hanno pubblicato un appello e un video (che ha avuto oltre 400mila visualizzazioni) per ribadire che alcune persone trovano giovamento dall’uso di questi strumenti, e per chiedere alle scuole USA di recedere dal loro intento di bandire completamente lo spinner dalle classi «perché distrae».


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