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10 milioni di farmaci donati: ecco perché l’Ema dev’essere a Milano

Presentati a Milano i dati del Bilancio sociale della Fondazione Banco Farmaceutico: in 17 anni di attività, donati quasi 10 milioni di farmaci, 1,7 milioni solo l’anno scorso, per un valore di 15 milioni di euro. Un «valore aggiunto» che fa dell’Italia la sede ideale dell’Agenzia Europea del farmaco

di Gabriella Meroni

«Gli effetti della crisi persistono, ma la generosità degli italiani aumenta: moltissimi donatori consentono a Banco Farmaceutico di generare del bene per l’intera comunità. Un’esperienza virtuosa, che può costituire un valore aggiunto per il sistema Italia nell’ottica della candidatura ad ospitare la sede dell’European Medicines Agency: la presenza dell’Ema a Milano favorirebbe un contesto in grado di dare una spinta decisiva al circuito delle donazioni»: così Sergio Daniotti, presidente della Fondazione Banco Farmaceutico onlus, appoggia la candidatura della città ad ospitare l’Ema, proprio in virtù della grande solidarietà espressa dai milanesi, ma in generale degli italiani nei confronti di chi sperimenta la “povertà sanitaria”.

I numeri del Bilancio Sociale di Banco Farmaceutico, presentati ieri nel capoluogo lombardo, confermano: nel 2016 la Fondazione ha raccolto 1.791.042 farmaci, per un valore economico pari a 14.8 milioni di euro. Con i medicinali donati – grazie a oltre 14mila volontari, 3.681 farmacie e 35 aziende farmaceutiche – sono state aiutate oltre 557.000 persone in difficoltà, assististe da 1.663 enti caritativi convenzionati. In 17 anni di attività (febbraio 2000 – luglio 2017) Banco Farmaceutico ha raccolto e donato oltre 9,7 milioni di farmaci, per un valore economico superiore a 73 milioni di euro.

Durante la presentazione, inoltre, è emerso come nel 2016, il rapporto tra costi totali e valore dei farmaci erogati sia stato pari al 5,71%. Nel 2015, il rapporto era pari al 6,02%. Nel 2014, al 7,32%. Nel 2013, al 9,59%. Il rapporto indica un trend in costante miglioramento: la compressione dei costi evidenzia la solidità finanziaria e patrimoniale di Banco Farmaceutico e deriva da una gestione attenta e dall’adeguatezza strutturale dell’opera. Nel 2016, Banco Farmaceutico è intervenuto anche per rispondere a gravi emergenze sanitarie sul fronte internazionale, in Grecia, Libia (ospedale di Misurata), Venezuela. Quest’anno inoltre sono giunte richieste di cooperazione internazionale dall’Afghanistan, dall’Iraq, dalla Siria e dal Sud Sudan.


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