Cooperazione & Relazioni internazionali

Il presidente della Cei: no alle ingenuità, occorre responsabilità e rispetto della legge

Sono "responsabilità" e "rispetto della legge" le parole chiave che il il cardinal Gualtiero Bassetti indica intervenendo nel dibattito sul tema delle migrazioni e del ruolo delle Ong

di Redazione

Accanto ai motivi di ringraziamento, due le situazioni di preoccupazione – “motivo di angoscia” – espresse dal Card. Gualtiero Bassetti, Presidente della CEI e Arcivescovo di Perugia – Città della Pieve nell’omelia per il pontificale di San Lorenzo, patrono della città (Cattedrale, 10 agosto, ore 11): la precarietà che coinvolge lavoratori e famiglie, la condizione di migranti e rifugiati.

Così si è espresso il Cardinale: “Un motivo di angoscia per me pastore della Chiesa, ma anche cittadino consapevole della necessità della ricerca del bene comune per il suo Paese, è la situazione che riguarda i migranti e i rifugiati. Alcuni dei quali sono ospitati nelle strutture ricettive della nostra diocesi. Alcuni mesi fa, presentando qui a Perugia una mostra dal titolo “I Migranti. La sfida dell’incontro” ho detto che questa sfida “va affrontata con una profonda consapevolezza, grande coraggio e immensa carità”. Consapevolezza, coraggio e carità che però “non bisogna mai disgiungere dalla dimensione della responsabilità. Responsabilità verso chi soffre e chi fugge; responsabilità verso chi accoglie e porge la mano”.

“Questo è un altro snodo decisivo. Ribadisco ancora oggi, di fronte alla “piaga aberrante” della tratta di esseri umani, come l’ha definita Papa Francesco, il più netto rifiuto ad ogni “forma di schiavitù moderna”. Ma rivendico, con altrettanto vigore, la necessità di un’etica della responsabilità e del rispetto della legge. Proprio per difendere l’interesse del più debole, non possiamo correre il rischio – neanche per una pura idealità che si trasforma drammaticamente in ingenuità – di fornire il pretesto, anche se falso, di collaborare con i trafficanti di carne umana. Dobbiamo promuovere, come ci insegna il Papa quotidianamente, la cultura dell’accoglienza e dell’incontro che si contrappone a quella dell’indifferenza e dello scarto. Ma dobbiamo farlo con grande senso di responsabilità verso tutti”.


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