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De Cicco lascia l’Ufficio nazionale per il servizio civile

Lo storico dirigente abbandona l'Unsc dopo oltre 16 anni di servizio. Andrà al neonato dipartimento Casa Italia. Calogero Mauceri (capo dell'Unsc): «Un avvicendamento naturale, nessun ripercussione sull'operatività dell'Ufficio»

di Redazione

Il coordinatore dell’ufficio per il servizio civile nazionale Raffaele De Cicco è pronto a lasciare l’incarico. L’ufficializzazione dell’addio avverrà entro la prima metà di novembre. Il prossimo incarico di De Cicco sarà molto probabilmente individuato nell’ambito del neonato dipartimento di Palazzo Chigi, Casa Italia (la neonata struttura di supporto al presidente del Consiglio che opera nell'area funzionale «relativa all'esercizio delle funzioni di indirizzo e coordinamento dell'azione strategica del Governo connesse al progetto “Casa Italia”, al fine di sviluppare, ottimizzare e integrare strumenti finalizzati alla cura e alla valorizzazione del territorio e delle aree urbane nonché del patrimonio abitativo, anche in riferimento alla sicurezza e all'efficienza energetica degli edifici»).

De Cicco, di fatto il braccio operativo dell’Ufficio nazionale diretto da Calogero Mauceri, è uno dei massimi conoscitori della materia (il 13 dicembre uscirà a sua firma un vero e proprio manuale del nuovo servizio civile universale intitolato “Servizio civile universale universale: una politica con e per i giovani”). Laureato in sociologia all’università di Salerno, proveniente dal ministero della Difesa, fin dal 2001 è stato in forza all’Ufficio nazionale per il servizio civile. Dal 2014 ricopre la carica di coordinatore con funzioni vicarie del capo dipartimento.

Non ci sarà alcuna ricaduta sulla nostra attività, a partire dal bando progetti che scade il 30 novembre

Calogero Mauceri

Interpellato da Vita.it, Mauceri parla di «un avvicendamento che sta nell’ordine delle cose: il turnover nella pubblica amministrazione riguarda ognuno di noi». Un fatto però è certo: gli ultimi 16 anni, De Cicco è sempre rimasto in forza all’Unsc arrivando a ricoprire un ruolo cruciale, occupandosi in prima persona di funzioni di primaria importanza come la valutazione dei progetti.

L’addio di De Cicco non dovrebbe però avere ripercussioni sulle prossime scadenze. Prima fra tutte quella del 30 novembre per la presentazione dei progetti (si tratta del bando ponte fra il vecchio servizio civile nazionale e il nuovo servizio civile universale). «Non ci saranno ritardi, nè sospensioni», ribadisce ai nostri microfoni Mauceri, «tutto procederà come previsto». Quanto alla tempistica per la nomina del nuovo coordinatore i tempi non saranno rapidissimi. Lo stesso Mauceri non si sbilancia e parla di «tempi burocratici fisiologici».


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