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Donazioni di eccedenze: la legge Gadda allarga il raggio d’azione

Non solo alimenti e farmaci, la Commissione Bilancio della Camera ha approvato emendamenti che estendono le agevolazioni previste dalla legge 166/2016 per chi recupera e dona eccedenze a prodotti destinati all'igiene e alla cura della persona e della casa, presidi medico chirurgici, prodotti di cartoleria e cancelleria

di Redazione

Sono stati approvati gli emendamenti che estendono i benefici fiscali della legge 166/2016, detta “antisprechi”, alla donazione di beni di fondamentale importanza come i prodotti destinati all'igiene e alla cura della persona e della casa, gli integratori alimentari, i biocidi, i presidi medico chirurgici e i prodotti farmaceutici, i prodotti di cartoleria e di cancelleria. Per quanto riguarda i farmaci, viene allargata la platea dei donatori, includendo le farmacie, le parafarmacie, i grossisti, le aziende titolari di autorizzazioni all’immissione in commercio di farmaci. La legge inoltre, con un secondo emendamento, è stata pienamente coordinata con la recente riforma del Terzo Settore e i decreti emessi dal Governo nei mesi scorsi, estendono i benefici fiscali della legge 166 anche agli enti del terzo settore che si iscriveranno nell’istituendo registro unico nazionale.

«Gli emendamenti approvati in Legge di Bilancio tengono conto del forte sviluppo che le donazioni hanno avuto a seguito dell’approvazione della legge 166/2016», ha dichiarato Maria Chiara Gadda, promotrice della legge e membro dell’esecutivo nazionale PD, prima firmataria di uno degli emendamenti approvati. «Le modifiche alla Legge di Bilancio consentono di estendere i benefici della legge anche ad altri prodotti oltre al cibo ed i farmaci, proseguendo sulla strada della semplificazione burocratica e fiscale, dando maggiore uniformità ed armonia al testo di legge. La legge in un solo anno ha determinato un forte incremento nelle donazioni, con una media del 20%, e nella varietà dei beni recuperati sull’intero territorio nazionale. La diffusione di questi temi e dei contenuti della legge passa anche attraverso iniziative come il portale www.iononsprecoperche.it che ho presentato proprio in queste ore alla Camera dei Deputati assieme ai principali attori della “filiera del dono”.

«L’approvazione dei due emendamenti alla legge 166/2016 è motivo di grande soddisfazione per noi – dichiara Andrea Giussani, Presidente della Fondazione Banco Alimentare Onlus – perché costituisce un importante passo in avanti verso la semplificazione del processo di donazione delle eccedenze alimentari. Le aziende saranno motivate a donare perché, da sempre, chiedono più chiarezza. Per Banco Alimentare, come per le altre organizzazioni non profit, questo significherà avere solo un articolo di legge, che riconferma tutte le agevolazioni fiscali in capo ai donatori. Potremo emettere un solo documento, una semplice dichiarazione, non sotto forma di atto notorio, per certificare la donazione ricevuta. Sottolineo l’importanza del contributo, in competenza ed esperienza, delle organizzazioni del terzo settore, dei rappresentanti della filiera agroalimentare e delle istituzioni pubbliche, con cui abbiamo lavorato insieme nel “Tavolo di coordinamento per gli aiuti agli indigenti e la lotta allo spreco alimentare”, istituito presso il Mipaaf. Questo ulteriore passo in avanti ci sprona a continuare con maggior impegno il nostro sforzo di recupero di alimenti da donare alle associazioni che assistono le persone in stato di bisogno, perché i dati pubblicati a dicembre da Istat e confermati da Eurostat sono davvero sconfortanti: 18 milioni di italiani sono a rischio di povertà ed esclusione sociale e siamo il Paese che conta, in valore assoluto, più poveri in Europa».

Anche Coop accoglie favorevolmente l’approvazione dei nuovi emendamenti in materia di lotta allo spreco considerandoli opportuno corollario di una legge (la Legge Gadda) che ha già dato buoni frutti. In Coop, soltanto negli ultimi mesi, sono 6.000 tonnellate le derrate alimentari donate: +15% rispetto all’anno precedente. Nello specifico il primo emendamento permette un’importante estensione delle donazioni ad altri prodotti essenziali e conferma le semplificazioni amministrative e l’estensione della platea dei soggetti beneficiari delle donazioni, così come già fissate dalla Legge Gadda. Il secondo emendamento chiarisce in via definitiva che fra i soggetti destinatari delle donazioni di merci non più vendibili, ma ancora perfettamente edibili (gli alimentari) o fruibili (i medicinali e gli altri prodotti non alimentari), rientrano le cooperative sociali, che costituiscono una componente fondamentale di quella parte del welfare, che affianca e rafforza il sistema pubblico – in ottica di sussidiarietà – nel contrasto all’indigenza, nelle politiche inclusive e in quelle altre iniziative che sono volte a contrastare le crescenti divaricazioni della società italiana.

Photo by Kelli Tungay on Unsplash


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