Virginia Raggi
Il caso

Rifiuti a Roma: non è colpa solo della Raggi

11 Gennaio Gen 2018 1838 11 gennaio 2018
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Il caos rifiuti di Roma torna di attualità e irrompe nella campagna elettorale. Per capire come orientarci nel balletto delle responsabilità tra Comune e Regione abbiamo chiesto a Raniero Maggini, responsabile WWF di Roma. L'intervista

Il caos rifiuti di Roma torna di attualità e irrompe nella campagna elettorale. A far deflagrare il tema è un post su Facebook della stessa sindaca di Roma Virginia Raggi.

Facciamo chiarezza sui rifiuti. Dal 2013 - anno di chiusura della discarica di Malagrotta con il Pd che aveva al governo...

Geplaatst door Virginia Raggi op woensdag 10 januari 2018

Una dichiarazione che addossa tutta la resposnabilità della mancata gestione dei rifiuti della Capitale, non all'incapacità o alle manchevolezze dell'amministrazione comunale ma alla Regione guidata da Zingaretti. La Regione naturalmente ha negato ogni responsabilità i indicando il Comune come unico responsabile. Per orientarci in questo balletto delle competenze abbiamo chiesto a Raniero Maggini, responsabile WWF di Roma.


Tra Virginia Raggi e Nicola Zingaretti chi ha ragione?
C'è un tema fondamentale. Se ci confrontiamo sulla gestione del ciclo dei rifiuti è un conto se parliamo di campagna elettorale è un altro. Mi pare evidente che le prossime scadenze elettorali stiano influenzando pesantemente il dibattito.

Se parliamo di ciclo dei rifiuti quali sono le criticità principali della Capitale?
Sicuramente, è un dato oggettivo, la situazione odierna è dovuta a decenni di irresponsabilità. Bisogna ricordare che per un decennio la Regione è stata commissariata, a partire dal 2000. Un commissariamento che ha largamente deresponsabilizzato la politica. Diciamo questo perché se negli anni si fossero prese una serie di scelte oggi non parleremmo di emergenze.

Quindi a Roma si deve parlare di emergenza?
In realtà è un termine inadatto. Quella di Roma non è un'emergenza perché non è qualcosa che accade all'improvviso inaspettatamente. Il fatto che con Natale si sarebbe creata questa situazione si sapeva. Ciclicamente il problema si ripropone. Dunque è un'amara quotidianità. Non ha nulla di emergenziale.

Cosa manca a Roma?
Manca una corretta pianificazione degli interventi e programmazione. C'è è vero una carenza di mezzi del Comune ad esempio. Ma a Roma è dal 2000 che parliamo di che tipo di raccolta differenziata fare e abbiamo ancora i cassonetti stradali che sono una scelta dichiaratamente fallimentare. Sono micro discariche h24 che deresponsabilizzano il cittadino. La forma corretta lo sanno tutti è quella del porta a porta calendarizzato.

Ma la responsabilità di chi è?
L'unico colpevole è la politica. A tutti i livelli. Sono anni che insistiamo con questi temi e ci viene risposto che non è possibile fare nulla. Il problema deve e può risolverlo solo l'agenda politica. Si tratta di scelte inderogabili su cui tutte le forze e le amministrazioni devono convergere. Le risposte sono possibili e alla portata.

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