Attivismo civico & Terzo settore

La via di Salvini al servizio civile obbligatorio (ma solo in parte)

Dialogo con il leader della Lega: «Parlare di “doveri” è sempre scomodo, ma non vedo nulla di che allarmarsi: già ora lo Stato impone degli obblighi educativi per tutelare il bene degli studenti. Il servizio civile non sarebbe che un altro, e forse più importante, tassello nella formazione di uomini e cittadini più consapevoli di sé stessi e del mondo». Anche Renzi lo vorrebbe obbligatorio? «​Nessun imbarazzo, il calcolo delle probabilità è una scienza esatta. Una cosa giusta prima o poi la dice anche lui»

di Redazione

ll servizio civile obbligatorio piace anche a destra. Dopo che Renzi proprio all’inizio della campagna elettorale aveva lanciato l’idea, con questa intervista a Vita scende il campo in prima persona anche il leader della Lega, Matteo Salvini. La stessa Lega che, vale la pena ricordarlo, lo scorso 20 luglio alla Camera dei deputati aveva depositato la proposta di legge C. 4594 per il “Ripristino del servizio militare e civile obbligatorio in tempo di pace e delega al Governo per la sua attuazione” a firma di Davide Caparini. Un’iniziativa che faceva il paio con una analoga (S. 2844) presentata al Senato il 26 maggio scorso da Sergio Divina.

In queste ultimi mesi la Lega in diverse occasioni ha rilanciato con forza l’idea di un servizio civile obbligatorio. Da dove nasce questa idea e quali obiettivi ha?
L’idea nasce durante un forum sul concetto di cittadinanza, i cui risultati dimostravano come soprattutto nelle giovani generazioni si stia perdendo il valore profondo di considerarsi parte attiva di una comunità. Fortunatamente non mancano le eccezioni: dalla Croce Rossa, alla Protezione Civile, ai Vigili del Fuoco, senza dimenticare l’associazionismo, gli educatori degli oratori, sono migliaia in Italia i giovani volontari che animano queste realtà fondamentali e spesso sopperiscono con il proprio slancio alle lacune dello Stato. In questo senso la sfida del servizio civile obbligatorio è quella di trasferire una consapevolezza diversa sulla parola “cittadino”, non più solo portatore di diritti, ma anche obbligato a dei doveri.

Non crede che i ragazzi sentirebbero l’obbligatorietà come un’imposizione? Non è un progetto rischioso in campagna elettorale?
Parlare di “doveri” è sempre scomodo, ma non vedo nulla di che allarmarsi: già ora lo Stato impone degli obblighi educativi per tutelare il bene degli studenti. Il servizio civile non sarebbe che un altro, e forse più importante, tassello nella formazione di uomini e cittadini più consapevoli di sé stessi e del mondo.

Il servizio civile non sarebbe che un altro, e forse più importante, tassello nella formazione di uomini e cittadini più consapevoli di sé stessi e del mondo

Ha mai incontrato un ragazzo che le ha chiesto di ripristinare l’obbligatorietà del servizio? E un educatore?
Certo, e quello che mi stupisce è proprio la luce che vedo negli occhi di chi mi parla del suo impegno diretto. Sono molti i giovani che non desiderano altro che poter finalmente fare la propria parte per migliorare la realtà in cui vivono: davanti ad un mondo che tenta di stordirli con la realtà virtuale, sentono crescere l’esigenza di darsi da fare concretamente, a partire dalle piccole cose.

Sono molti i giovani che non desiderano altro che poter finalmente fare la propria parte per migliorare la realtà in cui vivono

Il servizio civile con la Riforma del Terzo settore appena approvata diventa “universale” ovvero — ma solo sulla carta — aperto a chiunque ne faccia richiesta , ma non prevede l’obbligatorietà. La vostra proposta è alternativa al nuovo istituto o complementare (in questo cosa in che modo si concilierebbero le due norme)?
La recente apertura universale del servizio civile ha avuto quantomeno il merito di sbugiardare l’alibi dietro cui molto spesso si nasconde chi vuole che non cambi niente, ovvero il “non ci sono i soldi”. La nostra proposta si inserirà in questo quadro, garantendo e potenziando il servizio civile come lo conosciamo oggi, a cui affiancheremo i percorsi obbligatori che potrebbero integrarsi con l’offerta didattica canonica. Senza entrare in tecnicismi prematuri, quello che riteniamo importante è far sì che l’obbligatorietà possa trasferire nuovi entusiasmi non solo verso il Servizio civile nazionale, ma anche nei confronti del servizio volontario europeo e degli altri progetti di volontariato internazionale.

Quanto l’imbarazza che anche Renzi proprio in questo periodo abbia lanciato l’idea di un servizio civile obbligatorio?
​Nessun imbarazzo, il calcolo delle probabilità è una scienza esatta. Una giusta prima o poi la dice anche Renzi.


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