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Gli impegni dei candidati alla presidenza della Lombardia sul sistema trasfusionale

Promosso da Avis regionale un incontro che ha visto la presenza dei candidati presidenti Massimo Gatti (Sinistra per la Lombardia) e Giorgio Gori (Centro sinistra) e dei rappresentanti dei candidati di Centro destra, Movimento 5 Stelle e LeU. Sugli scenari futuri e le proposte degli avisini lombardi si sono registrate posizioni concordi e condivise

di Redazione

I candidati alla presidenza della Lombardia e i loro rappresentanti si sono misurati sugli scenari futuri del sistema trasfusionale, visto come elemento fondamentale del Servizio sanitario nazionale e sugli impegni della Regione. A promuovere l’incontro Avis regionale Lombardia. Due i candidati presenti: Massimo Gatti per “Sinistra per la Lombardia” e Giorgio Gori coalizione centro sinistra. Per gli altri candidati erano presenti dei rappresentanti. A rappresentare Attilio Fontana, candidato del centro destra c’era l’assessore al Reddito di autonomia e Inclusione sociale e al Post Expo Francesca Brianza, Simonetta Dassi per Liberi e Uguali, Vincenzo Gulisano per Movimento 5 Stelle.

La Lombardia ha raggiunto l’autosufficienza per quanto riguarda la raccolta del sangue, ma non per quella dei plasmaderivati, ma è comunque necessario individuare un tavolo di confronto fra i vari attori in grado di governare il sistema in modo da incentivare a favorire la donazione. Si tratta della Src – struttura regionale di coordinamento. Ma di fatto è stata attivato una tantum proprio in questi giorni di campagna. Ai candidati e ai loro rappresentanti è stato chiesto di impegnarsi a fare della Src, il luogo operativo di confronto costante dotato degli strumenti necessari sul modello del comitato direttivo del Centro nazionale sangue. Proposta che ha trovato i candidati e i loro rappresentati concordi anche nella necessità di una costante interlocuzione con Avis.

Dopo la rimodulazione delle tariffe che ha di fatto drenato al sistema Avis Lombardia 2 milioni di euro, privilegiando l’attività divulgativa rispetto alla pura raccolta, da parte di Avis Lombardia si è chiesto ai candidati l’impegno di rivedere/rimodulare le tariffe a favore delle attività di raccolta del sangue. E anche su questo punto non solo hanno condiviso l’opportunità di revisione delle tariffe di rimborso e si dichiarano disponibili ad affiancare Avis in questo percorso.

Un altro punto sul qual tutti si sono dichiarati concordi riguarda il mantenimento dell’attuale impostazione che vede il plasma, anche quello destinato alla produzione di medicinali plasmaderivati, all’interno di un sistema etico, gratuito e con il percorso del conto lavoro (in base al Piano Sangue e Plasma Nazionale 2016‐2020 la Lombardia, capofila del gruppo interregionale composto da Piemonte e Sardegna, dovrà a breve promuovere un bando per l’avvio all’Industria delle donazioni di plasma in conto lavorazione). Inoltre i candidati sono d’accordo nel coinvolgimento di Avis nel monitoraggio e nel coordinamento.

Sulla Riforma del Terzo settore da parte di tutti è stata sottolineata l’importanza di attendere i Decreti amministrativi in corso di definizione a livello nazionale come pure l'importanza del coinvolgimento delle grandi reti associative come Avis.

In apertura foto © Livio Senigalliesi/Sintesi