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PizzAut, nasce l’app con cui i ragazzi con autismo possono gestire un ristorante

Icone, scritte, user interface e user experience sono state progettate attorno al processo cognitivo di persone con autismo, consentendo loro di gestire in autonomia le commesse. Il sogno di aprire un ristorante è ormai vicinissimo

di Redazione

In poco più di un anno, PizzAut è passata da essere una provocazione a un sogno ormai quasi realizzato, che – di più – sta contagiato centinaia di persone in tutta Italia. «Dodici mesi di lavoro quasi totalizzante per seguire il progetto PizzAut e ieri insieme alle pizze abbiamo "sfornato" una app in collaborazione con Samsung che può cambiare la vita di tantissime persone con autismo, introducendole nel mondo del lavoro ed in modo particolare della ristorazione. Chiedo scusa se mi viene da piangere… ma sono confuso e felice»: così Nico Acampora ha scritto ieri in un post su Facebook.

Cosa sia PizzAut è ormai notissimo (in foto a Tu si que vales): un progetto partito dall’hinterland milanese per costruire occasioni di lavoro e inclusione per ragazzi con autismo, attraverso la pizza. Ovvero, aprire la prima pizzeria gestita da ragazzi con autismo, che faranno i pizzaioli e i camerieri: servivano 60mila euro e la raccolta fondi è arrivata ormai a 53mila. I ragazzi sono diventati bravissimi, la pizza piace molto, le serate sono sempre un successo: aprire il locale è ormai un sogno realizzabile. La difficoltà maggiore restava la gestione del locale, in particolare delle commesse. Grazie alla collaborazione con Samsung ora è nata una app che consentirà a ragazzi con autismo di gestire in autonomia il loro ristorante: «Dato che le persone con autismo hanno la necessità di gestire ogni singolo compito dall’inizio alla fine, la user interface e la user experience sono state progettate attorno al loro processo cognitivo», spiega Enrico Selvatico, Product & Solutions Engineer di Samsung.

«La forma e lo stile delle icone, il testo, aiutano i ragazzi a sentirsi più confidenti quando utilizzano l’applicazione. Con questa app sul tablet, le persone con autismo comprendono esattamente il compito da svolgere, la pizza scelta, le variazioni di ingredienti richieste dal cliente, il tipo di cottura… e lo possono portare a termine in totale autonomia.

Per Nico Acampora «sicuramente questa app è utilissima perché consente anche a ragazzi poco verbali o che non sanno leggere e scrivere di poter fare il cameriere, di relazionasri con il cliente, di sentirsi efficaci e di portare a termine il compito assegnato. Abbatte barriere relazionali, sociali e lavorative, consentendo ai ragazzi di poter accedere con maggiore facilità ed efficacia al mondo del lavoro vero».


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