I volontari adesso ci mettono la testa

Nel mondo del Terzo settore e in particolare nel volontariato, si discute sempre meno. Si fanno le cose “a testa bassa”, ma si è piano piano persa quella voglia di cambiare la società oltre che, giustamente, di averne cura. È questa una delle premesse che ha spinto il Centro Nazionale per il Volontariato e la Fondazione Volontariato e Partecipazione a costruire un programma molto diverso dalle precedenti edizioni del Festival Italiano del Volontariato. «Vogliamo raccontare», afferma il presidente del Cnv Edoardo Patriarca, «quello che il Paese rischia di rimuovere nel dibattito pubblico e mediatico: i temi più “scandalosi”, quelli più dimenticati e soprattutto la risposta che il volontariato e il Terzo settore capaci ancora di stare sulla frontiera forniscono alle questioni più urgenti. Vogliamo provocare il mondo dell’associazionismo: partecipiamo di più con la testa, non solo con le mani». E per la sua ottava edizione il Festival del Volontariato di Lucca ha chiamato a raccolta decine di testimoni del cambiamento. Ogni convegno della tre giorni di eventi — da giovedì 11 a domenica 13 maggio — proporrà analisi e soluzioni, mettendo in primo piano le pratiche più efficaci e innovative da nord a sud dell’Italia. Al via l’11 maggio al mattino con la testimonianza di Don Virginio Colmegna della Casa della Carità di Milano e con l’evento di lancio del Giorno del Dono 2018 in collaborazione con l’Istituto Italiano della Donazione. Uno dei focus sarà quello sul volontariato “personale” come scelta individuale. Sul tavolo le nuove risposte ai problemi sociali più urgenti — dai minori migranti non accompagnati alle forme di disabilità meno riconosciute, dal vasto tema del caregiving all’accoglienza con i corridoi umanitari: alla presenza dell’Autorità garante per l’Infanzia e l’adolescenza Filomena Albano verranno messe a dialogo e confronto. Sotto la lente anche i temi più controversi come quello della reputazione colpita delle ong che operano nel Mediterraneo: al tavolo per un inedito “processo alle ong” rappresentanti dell’Aoi, di Oxfam Italia, di Save The Children e Medici Senza Frontiere.

La seconda giornata, sabato 12 maggio, sarà dedicata alla ricomposizione del tessuto sociale: il convegno “Nessuno escluso” sui temi dell’inclusione sociale. Nel pomeriggio convegni sui temi della protezione civile con il nuovo ruolo del volontariato nella riforma e un focus sul sistema toscano. L’intera giornata di domenica infine sarà dedicata al mondo dello sport con un convegno dedicato alla celebrazione dei 50 anni di Special Olympics: ospiti gli atleti paralimpici Andrea Lanfri, Sara Morganti e Stefano Gori. Fra le novità del Festival 2018 la consulenza “one to one”: chiunque, prenotandosi sul sito festivalvolontariato.it, potrà prenotare un appuntamento per ricevere informazioni su educazione alla salute, dono del sangue, dono degli organi, servizi web e mondo digitale, social network, attività sportive, comunicazione radiofonica e video, servizio civile nazionale, Csv, invecchiamento attivo e molto altro.

100 relatori per 20 INCONTRI

L’evento di riferimento per il mondo della solidarietà in Italia torna a Lucca e arriva alla sua ottava edizione (“Mettiamoci scomodi”), scendendo per la prima volta in piazza, nella centrale piazza Napoleone, dopo aver coinvolto dal 2011 110mila persone e centinaia di associazioni nei convegni e nelle iniziative di animazione. È un programma di iniziative e convegni per presentare dati, analisi e risposte alle questioni più urgenti per il mondo del Terzo settore e per il Paese. Cento i relatori che animeranno i 20 convegni in programma: fra loro l’Autorità garante per l’Infanzia e l’adolescenza Filomena Albano, il direttore del Censis Giulio De Rita, la statistica sociale Linda Laura Sabbadini, il consulente della Presidenza del Consiglio dei ministri Fabrizio Curcio.

Informazioni e programma: festivalvolontariato.it