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L’invito di Lorella Cuccarini: «A teatro c’è “Liberi tutti…” io ci sarò»

Martedì 29 maggio al Brancaccio di Roma l'evento che celebra i 50 anni di Aism realizzato in collaborazione con Trenta Ore per la Vita. La showgirl e madrina dell'associazione ricorda ancora «la prima grande maratona televisiva di raccolta fondi, la beneficiaria fu proprio Aism». Era il 1994 e andò in onda "Trenta Ore per la Vita" oggi il legame tra le due associazioni non è venuto meno

di Antonietta Nembri

Uno spettacolo che sia “leggero come una piuma” e allo stesso tempo capace di fare informazione e sensibilizzazione su una patologia come la Sclerosi multipla celebrando i cinquant’anni di Aism è la scommessa di Lorella Cuccarini, fondatrice e madrina di Trenta Ore per la Vita.
Alla vigilia dell’evento al teatro Brancaccio di Roma dove il sipario si alza martedì 29 maggio (ore 20,30) su “Liberi tutti…” – che vedrà accanto alla stessa Cuccarini, Piero Angela, Greg, Flavio Insinna, Amanda Sandrelli, Vittoria Belvedere, Antonella Ferrari, Peppe Vessicchio, Marco Voleri, Silvia Emme e tanti altri ospiti -, abbiamo incontrato proprio Lorella Cuccarini cui abbiamo chiesto innanzitutto il messaggio di un evento che è sia spettacolo sia incontro. «”Liberi tutti…” è uno spettacolo di teatro civile dedicato ad Aism e realizzato in collaborazione con Trenta Ore per la Vita. Attraverso emozioni, positività e un pizzico di leggerezza si parlerà dell’impegno di Aism, lungo 50 anni, a favore delle persone con la sclerosi multipla. Una serata “leggera come una piuma” all’insegna dell’informazione e dell’intrattenimento».

Sono i 50 anni di Aism ma questo spettacolo è anche un anniversario per Trenta Ore per la Vita che nasceva proprio con un evento a favore di Aism… quali ricordi, sensazioni affiorano?
Era il 16 settembre 1994, andava in onda la prima edizione di “Trenta Ore per la Vita” la prima grande maratona televisiva di raccolta fondi. L'associazione beneficiaria era proprio l'Aism. Era stata una lunga settimana di prove per tutti, soprattutto per me e Marco Columbro. Ci aspettava una grande prova, la conduzione di un programma che sarebbe durato trenta ore consecutive. Eravamo pronti? Eravamo soprattutto agitati, già stanchi e pensavamo “che Dio ci aiuti”. Per mesi con la professoressa Rita Levi Montalcini, il professor Mario Battaglia, Antonella Moretti, e tutto lo staff, avevamo lavorato per quel momento. Sentivamo forte la responsabilità del nostro impegno, tanti i progetti che avremmo voluto vedere realizzati. Infatti negli anni abbiamo realizzato oltre 300 progetti a favore delle persone con la sclerosi multipla in tutta Italia.

Che cosa è cambiato in questi anni?
Nel tempo, Trenta Ore per la Vita ha sviluppato nuove forme di comunicazione oltre a quelle costituite intorno ai grandi eventi televisivi e oggi siamo impegnati ad ampliare, anche attraverso le nuove piattaforme mediatiche, le nuove tecnologie mirate all'interattività e le reti social, il rapporto con la nostra comunità di riferimento che da tempo ha superato il milione di donatori. In questi anni intorno all'associazione si è sviluppato un network di scambio di informazioni e di operatività con tutte le oltre 60 associazioni che negli anni sono state beneficiate dalle nostre iniziative o hanno collaborato con noi.
Quello che invece non è cambiato è l'entusiasmo con cui affrontiamo le nostre sfide con l'obiettivo di sostenere ogni causa che richieda un intervento immediato e concreto lì dove c'è più bisogno.

Trenta Ore per la vita ha fatto diverse campagne in questi anni, tutte importanti, quale il fil rouge che le lega?
Il nostro sostegno è rivolto soprattutto alle famiglie con bambini malati. Noi vogliamo essere per queste famiglie parte della cura. Vogliamo aiutarle a restare unite e a risolvere ogni tipo di problema possa insorgere a causa della malattia. Le loro battaglie quotidiane sono le nostre sfide. Le loro conquiste sono i nostri traguardi.

Il prossimo impegno?
Ci stiamo lavorando. Sarà una sorpresa.

Un'ultima cosa: a chi non avesse ancora deciso di partecipare alla serata del 29 maggio, che cosa direbbe per invitarlo a essere presente?
Tieniti libero il 29 maggio alle 20.30 per lo spettacolo Liberi Tutti, una serata di grandi emozioni, informazione e tanta musica. Io ci sarò e tu? Il ricavato dello spettacolo andrà a sostenere progetti di ricerca per la sclerosi multipla. Non fateci mancare il vostro aiuto. Vi aspettiamo.