Sezioni

Attivismo civico & Terzo settore Cooperazione & Relazioni internazionali Economia & Impresa sociale  Education & Scuola Famiglia & Minori Leggi & Norme Media, Arte, Cultura Politica & Istituzioni Sanità & Ricerca Solidarietà & Volontariato Sostenibilità sociale e ambientale Welfare & Lavoro

Sostenibilità sociale e ambientale

Gran Bretagna, da Tesco frutta e verdura senza scadenza

La decisione, secondo il gigante della distribuzione inglese, ridurrà lo spreco alimentare, perché tantissimi prodotti vengono gettati quando sono ancora commestibili a causa della confusione generata dalle etichette con la scadenza

di Cristina Barbetta

In questi giorni Tesco, la più grande catena di supermercati della Gran Bretagna, ha deciso di togliere da frutta e verdura preconfezionati l’etichetta “Best before”, che da noi equivale a “Da consumarsi preferibilmente entro”.

Il gigante della distribuzione britannica toglierà le etichette da 70 prodotti freschi, tra cui mele, cipolle, pomodori e patate, limoni.

Un’operazione che, dice Tesco, ridurrà il food waste, cioè lo spreco alimentare. Questo perchè tantissimi prodotti vengono gettati via quando sono ancora commestibili.

«La decisione è stata presa in seguito a una campagna della National Federation of Women’s Institutes (NFWI), sulle cause dello spreco alimentare, che ha rilevato che meno della metà delle persone interpellate conosceva il significato della data “best before”», spiega il Guardian in un articolo. Che prosegue: «Tuttavia, più del 70% delle persone interpellate è stata in grado di identificare il corretto uso delle etichette “Use by”, che devono essere messe su cibi che portano a un rischio per la salute se mangiati dopo quella data».

Infatti best before (da consumarsi preferibilmente entro) è un’indicazione di qualità, segnala che il prodotto è al meglio entro una tale data ma che è perfettamente sicuro mangiarlo dopo. Frutta e verdura hanno solo date “best before”. Invece “use by”, applicato a cibi altamente deteriorabili, come pesce fresco, pollame, e carne indica che il cibo non può essere consumato dopo questa data e che, in caso contrario, costituisce un pericolo per la salute.

«Lo spreco di cibo è un grande problema nello Uk», continua il Guardian, «dove £13 miliardi di cibo commestibile vengono gettati dalle famiglie ogni anno, secondo Wrap, l’advisory board del governo sullo spreco. Un ulteriore £3 miliardi è sprecato dal settore dell’ospitalità e del food service».

Mark Little, capo del Food Waste di Tesco, afferma in un articolo pubblicato sull’Huffington Post: «Sappiamo che alcuni clienti possono essere confusi dalla differenza tra le date “Best before” e “Use by” sul cibo e questo può portare a buttare via prima del tempo prodotti perfettamente commestibili».

Spiega Little che frutta e verdura sono i cibi che vengono gettati più frequentemente dai consumatori e per questo motivo hanno deciso di eliminare le etichette relative a questi alimenti.

Quindi togliere la data “Best before” secondo Tesco incoraggerebbe i clienti a prendere da soli le loro decisioni sulla freschezza del prodotto.

Per quanto riguarda il timore che prodotti vecchi senza etichetta rimangano sugli scaffali dei negozi, la catena di supermarket inglese assicura che ci saranno dei “sistemi rigorosi di rotazione dello stock” per assicurare che vecchi articoli non restino a giacere invenduti.

La decisione di Tesco ha portato altre catene di supermercati inglesi, come il gruppo Woolworths, a fare la stessa cosa, e l’iniziativa potrebbe essere esportata all’estero.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA