Attivismo civico & Terzo settore

Le Fondazioni: pronti a cogliere tutte le opportunità della riforma del Terzo settore

Approvata all’unanimità la Mozione finale del Congresso, che traccia le linee guida delle Associate Acri, Fondazioni e Casse Spa, per i prossimi tre anni. Ecco gli impegni fondamentali a partire dai centri di servizio al volontariato

di Redazione

Si è concluso oggi a Parma il XXIV Congresso Nazionale delle Fondazioni di origine bancaria e delle Casse di Risparmio Spa. Dopo l’intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ha definito le Fondazioni di origine bancaria “una delle ancore su cui l’Italia può contare per il suo futuro” (http://www.quirinale.it/elementi/Continua.aspx?tipo=Discorso&key=845), oggi è stata approvata all’unanimità la Mozione finale del Congresso, che traccia le linee guida delle Associate Acri, Fondazioni e Casse Spa, per i prossimi tre anni.

Ecco gli impegni fondamentali a partire della riforma del Terzo settore:

con riferimento alla Riforma del Terzo settore

* fornire il massimo contributo all’implementazione e funzionamento del sistema dei Centri di servizio per il volontariato riformati dagli artt. 61-66 del d.lgs. 117/2017 (c.d. Codice del Terzo settore), nella direzione dell’efficacia, dell’efficienza e della centralità del volontariato, che rappresenta la ragione unica di esistenza dei Centri stessi;

* cogliere tutte le opportunità che derivano dalla Riforma del Terzo settore per consolidare i rapporti di collaborazione con gli Enti in essa normati, sia a livello nazionale che locale, migliorare l’efficacia della loro azione, sostenerne lo sviluppo e la capacità innovativa, promuovere la centralità del loro ruolo e della loro azione;

* rafforzare l’alleanza strategica con il Forum Nazionale del Terzo Settore dando attuazione, a livello nazionale e territoriale, alle linee programmatiche contenute nell’accordo sottoscritto da Acri il 18 ottobre 2017;

con riferimento al Protocollo d’intesa con il Ministero dell’Economia e delle finanze

* proseguire il processo di diversificazione patrimoniale, attraverso la dismissione di partecipazioni bancarie, secondo criteri che salvaguardino la tutela del patrimonio e diano sostegno all’economia locale;

* seguitare ad operare secondo canoni di trasparenza, indipendenza, responsabilità e terzietà soprattutto rispetto a soggetti politici ed economici;

* proseguire nella elaborazione e diffusione, in forma condivisa, di buone pratiche operative e di codici e prassi comportamentali che possano orientare il perseguimento di migliori e maggiori standard operativi, in termini di trasparenza, responsabilità e perseguimento degli interessi contemplati dagli statuti;

* accompagnare e sostenere le autonome decisioni delle Associate volte al perseguimento di assetti operativi e strutturali in grado di dare risposte efficaci alle attese delle comunità dei territori di elezione, favorendone l’assunzione anche attraverso la sollecitazione di incentivazioni di ordine fiscale

* assumere, in ragione del progressivo inasprimento fiscale a carico delle Fondazioni di origine bancaria, ogni iniziativa al fine di riportare la tassazione nei loro confronti a livelli più ragionevoli, anche in virtù delle loro finalità di interesse sociale e di promozione dello sviluppo economico.

con riferimento al quadro normativo e istituzionale

* fornire supporto all’azione che i due organismi associativi internazionali, lo European Foundation Centre (EFC) e il Donors and Foundations Networks in Europe (DAFNE), stanno conducendo congiuntamente, sollecitando le istituzioni europee a mettere in atto interventi volti a creare un ambiente normativo, fiscale e operativo favorevole all’attività delle Fondazioni nell’Unione europea;

* dare continuità alla interlocuzione istituzionale che ha consentito, nell’ultimo triennio, di conseguire inediti risultati quali il Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, la riforma del sistema dei Centri di servizio per il volontariato, l’incentivazione dell’azione delle Fondazioni nel campo del welfare di comunità. In tal senso, l’impegno dovrà essere rivolto a proporre alle istituzioni una collaborazione mediante una azione distintiva e innovativa per contribuire a contrastare il grave problema della disoccupazione giovanile che affligge il Paese;

* assicurare il pieno dispiegamento del potenziale contenuto nella norma di incentivazione dell’azione delle Fondazioni nel campo del welfare di comunità (art. 1, commi 201-204, della legge n. 205 del 2017), così da incrementare la disponibilità di risorse destinate a dare risposta ai bisogni sociali dei territori;

con riferimento alla realizzazione di iniziative comuni

* completare l’implementazione del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, attuando le iniziative previste nella terza e ultima annualità (2018), monitorando i progetti finanziati e valutando il loro impatto al fine di individuare linee guida di intervento che possano diventare policy da proporre alle Istituzioni pubbliche preposte;

* promuovere e proseguire nella realizzazione di iniziative comuni, anche nelle forme di impiego del patrimonio, finalizzate alla realizzazione di progetti di ampio respiro caratterizzati da una forte valenza istituzionale e facendo tesoro dell’esperienza del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, che ha permesso di collaudare una positiva collaborazione pubblico-privato in ambito nazionale, affrontando uno dei bisogni emergenti del Paese in una logica di sussidiarietà e con la sperimentazione della leva fiscale dei crediti di imposta;

* sostenere le Fondazioni in difficoltà, promuovendo tra l’altro, sul piano nazionale, iniziative volte a incentivare fiscalmente interventi da parte di altre Fondazioni e, sul piano locale, l’azione di coordinamento e supporto svolto dalle Consulte/Associazioni territoriali;

* dare continuità al sostegno alla Fondazione con il Sud, per garantire le risorse economiche necessarie alla sua lodevole e positiva azione

Fotografie: ©fotocarraparma


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