Attivismo civico & Terzo settore

Italia non profit mette online la filantropia

Lanciata una nuova sezione della piattaforma dedicata alle Fondazioni che operano in Italia. Un modo semplice per orientare i cittadini e gli operatori tra le 88 fondazioni di origine bancaria, le 37 comunitarie e le oltre 100 Fondazioni di impresa e di famiglia

di Redazione

Orientare i cittadini alla scoperta delle Fondazioni che operano in Italia. È questo uno degli obiettivi perseguiti da Italia non Profit nel lanciare una nuova sezione della sua piattaforma. Una sezione in cui la Filantropia istituzionale italiana trova un luogo digitale dove dove esprimere tutte le sue potenzialità e raccontare la propria esperienza.

I cittadini non hanno quasi la percezione di quanto venga realizzato dagli attori della filantropia istituzionale in Italia, mentre le organizzazioni non profit ne conoscono solo gli interpreti principali. E per rispondere ai quesiti relativi a quali sfide culturali, sociali ed economiche stanno già rispondendo questi attori Italia non profit amplifica l’esperienza di mappatura degli enti non profit e propone un nuovo motore di ricerca che consente a cittadini e operatori di conoscere per esempio chi finanzia il teatro locale, chi promuove le nuove forme di aggregazione giovanile, o chi eroga contributi a fondo perduto.

Un settore, quello della Filantropia Istituzionale italiana, che opera all’interno di un contesto europeo composto da oltre 140mila Public Benefit Foundations, attori che complessivamente stanziano risorse per più di 60 miliardi allanno. Molti sono i punti in comune ma ci sono anche diverse specificità, come il caso delle Fondazioni di Origine Bancaria, unicità del nostro Paese, che presentano caratteristiche non rinvenibili né in Europa né negli Stati Uniti e che, sommate, erogano ogni anno oltre un miliardo di euro. Le Fondazioni di Comunità nascono invece su esempio dell’esperienza americana e stanno cambiando l’approccio dei territori alla cultura del dono. Ad oggi in Italia se ne contano 37 e, nella sola Regione Lombardia, hanno attivato più di 500 fondi patrimoniali destinati ad attività di pubblico interesse. A completare il quadro le Fondazioni di Impresa e di Famiglia, spesso veri e propri tesori nascosti, benzina per settori come la cultura, la conservazione dei beni artistici, l’ambiente e le tradizioni locali, che hanno in Italia una lunga storia e che trasferiscono i valori dei fondatori nel supporto al welfare locale, nazionale e globale.
Si stima che, nel 2015, 131 Fondazioni di Impresa abbiano erogato circa 200 milioni di euro in favore di attività filantropiche. (Fonti: Acri, EFC, Dafne, Fondazione Cariplo, Fondazione Lang, Italia non profit).

Ora dunque le Fondazioni italiane sono rappresentate in un luogo digitale e accessibile gratuitamente, in cui il ruolo che svolgono per il Sistema Paese emerge in modo semplice e comunicativo e alla portata di tutti. Origini diverse, motivazioni differenti, così come distinte sono anche le loro modalità operative ed erogative. Italia non profit ha diviso gli attori di questo comparto in tre gruppi: 88 Fondazioni di Origine Bancaria, 37 Fondazioni Comunitarie e oltre 100 Fondazioni di Impresa e di Famiglia. Ciò che li accomuna è il prodotto sociale, la volontà di impattare direttamente sulla vita delle persone anche attraverso altre istituzioni non profit.

«Questi soggetti stanno vivendo negli ultimi anni una fase di trasformazione che li vede sempre più in prima linea per dare una risposta ai bisogni sociali e orientare il Terzo settore dotandolo di risorse, strumenti, policy» spiega Giulia Frangione, cofondatrice di Italia non profit. «Non dimentichiamo che attraverso le loro scelte allocative hanno il potere di agire sulla qualità degli interventi, su settori talvolta tralasciati dal settore pubblico e di migliorare il benessere collettivo. Dai loro investimenti e dalle loro priorità dipendono moltissimi programmi locali che possono -tutti sommati- rivoluzionare il territorio. Per questa ragione diviene di fondamentale importanza capire dove va la filantropia istituzionale italiana oggi, chi si occupa di cosa e perché».
La piattaforma presenta già tre aree in evoluzione:
schede informative e grafici che presentano i trend della filantropia, i numeri relativi a patrimoni, erogazioni, progetti realizzati, impatto portato e molto altro.
singoli profili dedicati ad ogni Fondazione
un motore di ricerca per cercare le Fondazioni sul territorio e per settore di interesse.
Conclude Frangione: «Abbiamo concepito questa nuova sezione per collezionare esperienze, dai diretti interessati, e rispondere a queste domande, in modo chiaro, trasparente e accessibile a tutti».

La mappatura dell’ecosistema filantropico di Italia non profit continuerà ad alimentarsi: l’obiettivo è quello di coinvolgere un numero sempre maggiore di Fondazioni. Quelle che hanno già aderito e che promuovono una Filantropia Istituzionale più accessibile sono: Fondazione Italiana Accenture, Fondazione Edoardo Garrone, Fondazione Valter Baldaccini, Fondazione Snam, Fondazione La Stampa – Specchio dei Tempi, Fondazione Amga, Fondazione Angelo e Mafalda Molinari, Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori, Fondazione Pietro Pittini, Fondazione Vincenzo Casillo, Fondazione Rosangela D’Ambrosio, Fondazione Floriani, Fondazioni De Leo – Pacetta, Fondazione Nuto Revelli, Fondazione Comunitaria del Verbano Cusio Ossola, Fondazione di Comunità del Centro Storico di Napoli, Fondazione della Comunità Bresciana Onlus, Fondazione Provinciale della Comunità Comasca Onlus, Fondazione Comunitaria della Provincia di Lodi Onlus, Fondazione della Comunità di Mirafiori Onlus.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA