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Caso Rom, Ovadia: «Basta gridare al fascismo. Con Salvini usiamo l’ironia»

L’ultima uscita del Ministro degli Interni è il censimento dei rom e sinti in Italia. Ma stando al Consiglio d’Europa i dati già esistono. Si tratta di una popolazione di 120mila e 180mila persone. «Più che fascista secondo me Salvini ci prende in giro. Se abbiamo quattro mafie residenti, la corruzione, il debito pubblico, la disoccupazione giovanile, sarebbe colpa di questo pungo di persone?», commenta l’intellettuale Moni Ovadia

di Lorenzo Maria Alvaro

Il vicepremier, ministro dell’Interno e leader della Lega Matteo Salvini ha annunciato che al ministero si sta «facendo preparare un dossier sulla questione rom in Italia, perché dopo Maroni non si è fatto più nulla, ed è il caos». Ha parlato di «una ricognizione sui rom in Italia per vedere chi, come, quanti», ossia «rifacendo quello che fu definito il censimento, facciamo un'anagrafe». E ha detto che gli stranieri irregolari andranno «espulsi» con accordi fra Stati, ma «i rom italiani purtroppo te li devi tenere a casa». Eppure dei dati ci sono e sono anche pubblici. Stando al Consiglio d’Europa si tratta di una popolazione fra 120mila e 180mila persone. Secondo la mappatura 2017 dell’Associazione 21 Luglio sono 26mila i rom in emergenza abitativa residenti all'interno di "campi" formali e non (tra questi 26mila, oltretutto, il report evidenzia che il 43% ha cittadinanza italiana). Dato che però nessuno che in questi mesi sta facendo opposizione a Salvini ha pensato utile utilizzare. Ad andare in scena è stata una serie di paralleli con le leggi razziali e di allarmi al pericolo fascista. Ne abbiamo parlato con l'intellettuale Moni Ovadia.


Dopo i migranti ora Salvini ha giocato la carta rom. Che strategia è?
È un imprenditore della paura. Ci vuole convincere che i nostri guai dipendano da qualcun altro. È un modo per ottenere consenso facile. Sa che una parte crescente della popolazione vive un’angoscia esistenziale che è facilmente indirizzabile verso cause esterne. Questo perché i problemi dipendono da chi ci governa. Dunque a prima regola del governante e spostare l’attenzione da sé ad altro.

Siamo di fronte ad un nuovo fascismo?
La questione del fascismo in Italia è molto seria e molto complessa. Perché non sta nei gruppuscoli che agitano l’odio ma sta nel fatto che gli italiani non hanno fatto i conti con il passato. E questa è una questione. Ma Salvini non c’entra nulla.

E quindi dove sta il problema?
Il problema vero è che l’Europa non è riuscita a darsi dei valori. Era nata contro le discriminazioni e invece oggi permette a chiunque di discriminare.

Ma anche in Italia non sembra esserci nessuno in grado di opporsi….
Salvini si permette certe cose per il totale fallimento politico della sinistra che non ha saputo affermare dei valori pedagogici. Insieme alla sinistra hanno fallito anche i cattolici, il cui problema è che molti di loro non sanno più neanche cosa vuol dire la parola cattolico. Che deriva da καϑολικός (katholikós) e singifica universale, verso tutti. Qualcosa di molto diverso da Salvini e dal suo messaggio.

Eppure tutti continuano a rispondere alle sue provocazioni con una sorta di riflesso pavloviano…
È così. Ormai il linguaggio della politica è questo. Una retorica che mira a nascondere la verità. Se pensiamo che Salvini dice queste cose agitando il Vangelo e nessuno ha nulla da dire si capisce cosa intendo. Vale tutto e i contrario di tutto. C’è solo retorica e propaganda. Non c’è più contenuto.Il mestiere di Salvini, che è molto abile come politico, è quello di ampliare il suo consenso. E ha capito che per farlo deve usare la vecchia tecnica della contrapposizione, dell’individuazione del nemico.

E allora che fare?
Usare l’ironia e l’intelligenza. Ricordo una volta che Salvini mi disse che non tutti gli islamici sono terroristi ma tutti i terroristi sono islamici. Io gli risposi che non tutti i siciliani sono mafiosi ma tutti i mafiosi sono siciliani. Bisogna svelare il trucco, far saltare questo muro contro muro fatto di slogan.

Eppure sembra qualcosa di impossibile. Ad esempio sul censimento dei Rom la reazione è stata con la bava alla bocca…
Ho avuto moltissimo collaboratori e amici rom. Le persone quando parlano dei Rom non sanno neanche di che parlano. La stessa cosa che capitava con i meridionale negli anni 70. Quando a Milano non si affittava ai terroni perché erano sporchi e ladri. È una storia vecchia come il mondo. Ma che bisogno c’è di perdere il controllo. Salvini vuole cacciare 26mila persone? Benissimo lo faccia. Sarebbe questo il problema dell’Italia? È per colpa di questo pugno di persone se abbiamo quattro mafie residenti, un debito pubblico enorme, la corruzione, la disoccupazione giovanile galoppante. No, semplicemente ci prende per il culo. E quindi bisogna rispondere prendodolo per il culo. In fondo ha cominciato lui.


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