Impegnata nel soccorso di oltre 300 persone nel Mediterraneo, l’Ong tedesca ha chiesto aiuto alla Guardia Costiera che, contattata da Vita, ha dichiarato di non avere ancora informazioni a riguardo, nel frattempo però il Ministro Toninelli conferma che a bordo dell’imbarcazione ci sono 224 persone e, insieme al Ministro Salvini, punta di nuovo il dito contro chi salva vite in mare
Lifeline sta gestendo un’operazione di salvataggio di oltre trecento persone nel Mediterraneo. A darne notizia, in un tweet, la stessa Ong, che in quel momento, non avendo ancora identificato il numero esatto dei naufraghi da soccorrere, aveva indicato una cifra compresa tra le 300 e le 400 persone. Lifeline aveva inoltre sottolineato la necessità di ricevere rinforzi da parte della Guardia Costiera o da navi mercantili nelle vicinanze.
We are currently rescuing 300-400 people. Reinforcement by the Italian Coast Guard or merchant ships is required. Further information follows. pic.twitter.com/kog0TEk2eZ
La Guardia Costiera, contattata da Vita, ha affermato che al momento non ha informazioni riguardo all’operazione e non ha né confermato, né smentito di avere coordinato o di essere intervenuta per inviare soccorsi all’imbarcazione dell’Ong. «Per avere informazioni più precise provate a richiamare stasera», ci è stato detto
Nave Ong #Lifeline agisce fuori da regole in acque Libia. Ha a bordo 224 naufraghi senza mezzi per garantire incolumità a migranti ed equipaggio. Vite umane vanno salvate, ma in legalità e sicurezza. Olanda nega nazionalità imbarcazione: ho dunque avviato indagine di bandiera.
Nel frattempo il Ministro delle Infrastrutture ha però confermato in un Tweet che a bordo della nave di Lifeline sarebbero presenti 224 persone salvate dall’acqua. Il Ministro ha inoltre accusato l’Ong di agire “fuori dalle regole in acque Libia”, ipotizzando quindi che il salvataggio sia avvenuto entro le 12 miglia dalle coste libiche, sottolineando inoltre che l’Ong non ha “i mezzi tecnici per poter garantire l'incolumità degli stessi naufraghi e dell'equipaggio”, eppure per ora Lifeline è l’unica Ong rimasta in zona SAR, con Seefuchs, peschereccio di Sea-Eye in viaggio verso Malta per il cambio equipaggio, Sea-Watch ferma a Malta e Open Arms e Aquarius partite da poco dalla Spagna. Anche il Ministro dell’Interno Salvini è intervenuto commentando l’operato di Lifeline via Facebook: « vete fatto un atto di forza non ascoltando la Guardia costiera italiana e libica? Bene, questo carico di esseri umani ve lo portate in Olanda, fate il giro un po' largo». Il Ministro presume dunque che vi sia stata una violazione degli ordini impartiti dalla Guardia costiera italiana, incaricata di coordinare i soccorsi in zona SAR.
🛑 UPDATE ongoing rescue: The LNCG PV SABRATHA is sailing towards the position. We expect professional behavior and that the Libyan asset respects international law!https://t.co/RNEmstRpMDpic.twitter.com/n7sOG2g6KY
Una replica da parte di Lifeline non è ancora arrivata. L’ultimo Tweet dell’Ong riportava l’avvicinamento di un’imbarcazione libica, la LNCG PV SABRATHA «Ci aspettiamo un comportamento professionale e il rispetto del diritto internazionale».