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Bilancio Sociale 2017, alla Lega del Filo d’Oro debuttano gli indicatori GRI

Con il Bilancio Sociale 2017 la Lega del Filo d'Oro avvia un nuovo percorso di rendicontazione, adottando lo standard internazionale dell’organizzazione Global Reporting Iniziative e dando conto dei propri impatti economici, sociali e ambientali

di Redazione

La Lega del Filo d’Oro presenta il suo Bilancio Sociale 2017. L’anno passato, con l’inaugurazione del primo lotto del nuovo Centro Nazionale, ha segnato una tappa importante nella storia della Lega del Filo d’Oro. Si è aperta una nuova fase, che vedrà l’Associazione impegnata nel dare una risposta estremamente qualificata ai crescenti bisogni delle persone con sordocecità e pluriminorazioni psicosensoriali e delle loro famiglie: una domanda che diventa di anno in anno quantitativamente più ampia (una persona su 333 in Italia ha problematiche legate sia alla vista che all’udito) e qualitativamente più complessa (il 65% degli utenti presenta almeno tre minorazioni, imputabili principalmente a malattie rare, sindromi e nascite premature). Il nuovo Centro Nazionale consentirà alla Lega del Filo d’Oro di aumentare la propria capacità operativa, migliorando qualità e quantità dei servizi, accogliendo più famiglie, riducendo le liste d’attesa. Non solo. Razionalizzando i processi organizzativi, il nuovo Centro libererà risorse per consolidare l’operatività dell’Associazione nelle regioni in cui è già presente e per progettare ulteriori aperture.

Anche il 2017 è stato per la Lega del Filo d’Oro un anno di crescita. Le persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali che hanno ricevuto uno o più servizi sono 892, con un incremento del 5,6% rispetto all’anno precedente. I 599 dipendenti, grazie alla loro professionalità e multidisciplinarietà, hanno permesso di erogare un servizio di qualità al di sopra degli standard regionali e nazionali. Il numero di volontari attivi ha raggiunto il massimo storico, pari a 652 unità (+7% rispetto al 2016), dedicando all’Ente oltre 50mila ore di servizio. In crescita anche le risorse private raccolte, che nel loro complesso costituiscono circa il 65% delle entrate del bilancio: tra esse i lasciti testamentari e il 5 per 1000 rappresentano una voce rilevante. Proprio grazie alla solidarietà di tanti la Lega del Filo d’Oro è riuscita ad aumentare e differenziare i suoi interventi rispondendo sempre più alle esigenze della popolazione sordocieca. Inoltre, la Lega del Filo d’Oro ha lavorato con costanza sulla qualità, ottenendo la certificazione dei Sistemi di Gestione per la Qualità e Sicurezza e ha portato avanti numerose attività di ricerca e sperimentazione, a livello nazionale e internazionale.

Con questo Bilancio Sociale (il documento integrale è disponibile sul sito della Lega del Filo d'Oro) l'Associazione avvia un nuovo percorso di rendicontazione, adottando lo standard internazionale dell’organizzazione Global Reporting Iniziative e dando conto dei propri impatti economici, sociali e ambientali. Il Bilancio Sociale 2017 si articola in 6 capitoli, sviluppati attorno alle parole-chiave che esprimono i tratti distintivi della Lega del Filo d’Oro nelle relazioni con i propri stakeholder, comunicando la capacità di raggiungere gli obiettivi e di mantenere gli impegni presi: analizzando oltre 300 indicatori in 4 macro-aree gestionali relative ai processi di miglioramento, progettazione e pianificazione, erogazione dei servizi e gestione delle risorse, mette in luce le relazioni causali tra risorse impiegate, risultati raggiunti in termini di numero di utenti serviti o famiglie coinvolte e impatti generati sui territori. I dati forniti dimostrano come la Lega del Filo d’Oro abbia agito quale attore chiave nella creazione di opportunità per la società e i territori di cui le persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali sono parte integrante.

«Davanti a noi c’è il futuro, di cui il nuovo Centro Nazionale getta le basi. Un futuro in cui la Lega del Filo d’Oro dovrà rispondere ai bisogni di un numero sempre più elevato di persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali, con la qualità di sempre e ponendo la massima attenzione alla trasparenza dei fondi raccolti e impiegati», ha dichiarato Rossano Bartoli, Presidente della Lega del Filo d’Oro. «I risultati raggiunti nel 2017 sono una tappa importante all’interno di un percorso che ha radici lontane e che continuerà a caratterizzare il nostro lavoro dei prossimi anni per migliorare i servizi erogati, potenziando l’attività di ricerca e collaborando sempre di più con le istituzioni. Il nuovo sistema di rendicontazione mette in luce la molteplicità degli impatti economici, sociali e di cambiamento che la Lega del Filo d’Oro ha generato non solo per i propri utenti, ma per tutto il territorio in cui opera». Già i dati emersi nell’Indagine “La valutazione economica degli impatti sociali della Lega del Filo d’Oro: un’analisi SROI” sul modello operativo dell’Associazione dimostravano come per ogni euro investito il valore del ritorno sociale annuo medio generato nella vita dei beneficiari e famiglie, dipendenti, volontari e il territorio nel suo complesso dalla Lega del Filo d’Oro sia quasi il doppio: 1,93 euro.

La Lega del Filo d’Oro è oggi presente in otto regioni con 5 Centri Residenziali, con annessi Servizi Territoriali, (a Osimo, Lesmo, Modena, Molfetta e Termini Imerese) e 3 sedi territoriali (Roma, Napoli e Padova). Il nuovo Centro Nazionale di Osimo, una volta completato, permetterà di migliorare ulteriormente la qualità dei servizi per la riabilitazione delle persone sordocieche, equiparandola alle principali organizzazioni europee. Con il nuovo Centro verranno incrementati i posti letto (da 56 a 80) per i ricoveri a tempo pieno, di cui 8 per la diagnosi e quelli per la degenza diurna (fino a 20).