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Neomaggiorenni migranti: col decreto Salvini rischiano l’abbandono

In meno di due anni a Palermo Ragazzi Harraga ha coinvolto nei suoi percorsi di formazione e orientamento 240 giovani migranti arrivati in Italia soli, di cui il 30% è già entrato nel circuito lavorativo attraverso tirocini in aziende locali. Un modello di inclusione di successo, replicabile, che invece potrebbe vanificarsi in caso di applicazione del decreto Salvini

di Redazione

«Quale protezione e quale sicurezza possiamo garantire a ragazzi arrivati soli, minorenni, in Italia? Esprimiamo preoccupazione, senso di impotenza, frustrazione: denunciamo i possibili effetti su tanti minori e giovani che, con le nuove disposizioni del decreto Sicurezza, al compimento del 18° anno di età rischiano di uscire dai percorsi di accoglienza e di finire in strada. Soli e indifesi, come quando sono arrivati»: così si Paola Crestani, presidente del CIAI, commenta l’approvazione da parte del Senato – con voto di fiducia – del decreto sicurezza, che di fatto restringe i requisiti per il rilascio dei permessi ai migranti, modificando le norme in materia di sicurezza e immigrazione.

Il Ciai è capofila di “Ragazzi Harraga”, un progetto di 30 mesi per realizzare processi di inclusione sociale dei minori migranti non accompagnati nella città di Palermo. «Questo progetto rischia di vanificarsi per effetto del decreto, creando insicurezza e instabilità», afferma Crestani. In meno di due anni Ragazzi Harraga ha coinvolto nei suoi percorsi di formazione e orientamento 240 giovani, di cui il 30% è già entrato nel circuito lavorativo attraverso tirocini in aziende locali: qualcuno addirittura ha ottenuto impieghi stabili. Un modello di inclusione di successo, replicabile, che invece potrebbe vanificarsi in caso di applicazione del decreto. «Essere privati della protezione umanitaria – conclude Crestani – lascerà senza uno status legale migliaia di richiedenti asilo, tra cui i minori non accompagnati, privandoli della possibilità di accedere ad un permesso di soggiorno per minore età».

Nell’area metropolitana di Palermo risultano accolte 1.700 persone di cui 700 adulti nei CAS, circa 400 fra adulti e minori inseriti nei progetti Sprar, 600 minori stranieri non accompagnati nei centri di accoglienza. Nella sola città di Palermo sono 300 i minori accolti nelle strutture e 84 hanno il prosieguo amministrativo disposto dal Tribunale dei Minori.

Di recente il sindaco Leoluca Orlando ha dichiarato di voler chiedere al Viminale la sospensione del decreto Salvini. Il Consiglio comunale in effetti ha approvato un ordine del giorno, presentato dal capogruppo di Sinistra Comune Giusto Catania, in cui si impegna il sindaco Orlando a chiedere al Ministro dell'Interno e al Governo di sospendere, in via transitoria fino a conclusione dell'iter parlamentare, gli effetti dell'applicazione del decreto Sicurezza. Un ordine del giorno che ricalca quello già approvato da Torino e Bologna. A Palermo il capogruppo grillino Ugo Forello ha votato, in solitudine, a favore dell’Ordine del giorno.

In foto, lo staff che accoglierà i turisti alla Foresteria Santa Chiara, promossa dal progetto Ragazi Harraga. Si chiamano Hamdou, Rita e Said, vengono dalla Guinea, dalla Nigeria e dal Cameroun. La Foresteria è stata inaugurata venerdì 26 ottobre.