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Attivismo civico & Terzo settore

23 mln a disposizione dei progetti nazionali del Terzo settore

Pubblicato l’atto di indirizzo del ministero del Lavoro che ha l’obiettivo di finanziare le iniziative realizzate da organizzazioni di volontariato, Aps e fondazioni. Altri fondi che ammontano a 28 milioni di euro sono a disposizione per i progetti locali che potranno essere realizzati con criteri che saranno definiti dalle regioni. Per i progetti nazionali c’è tempo fino al 10 dicembre

di Redazione

È stato pubblicato l’atto di indirizzo del ministero del Lavoro (Avviso 1/2018 della direzione generale del Terzo Settore del ministero del Lavoro) per finanziare iniziative realizzate da organizzazioni di volontariato, Aps e fondazioni, da sole o in collaborazione. Non essendo ancora stato istituito il registro unico del Terzo settore previsto dalla riforma, come per l’anno scorso possono presentare i progetti Aps e Odv iscritte ai relativi registri regionali e le fondazioni registrate all’anagrafe delle onlus. Confermata anche la possibilità di presentare i progetti in partnership con le reti associative (la nuova forma aggregativa prevista dal Codice).

I fondi sono così ripartiti: 23.630.000 sono destinati ai progetti di rilevanza nazionale mentre ammontano a 28 milioni di euro le risorse per i progetti locali che potranno essere realizzati sempre dagli stessi soggetti, ma con criteri che saranno definiti dalle regioni. Sono poi previsti altri 7 milioni e 750mila euro per l’acquisto di autoambulanze, veicoli per le attività sanitarie e beni strumentali, e poco più di 2 milioni e 500mila euro per le Aps che si occupano di soggetti disabili svantaggiati.

I progetti nazionali dovranno prevedere lo svolgimento delle attività in almeno 10 regioni per un periodo compreso tra i 12 e i 18 mesi.
Per realizzare i progetti, i proponenti potranno chiedere fino all’80% del costo previsto (del 50% se a presentare il progetto sono le fondazioni). Per la quota restante dovranno provvedere a un cofinanziamento, al quale potranno contribuire con risorse finanziarie anche enti pubblici o privati non appartenenti al Terzo settore, la cui partecipazione però dovrà essere a titolo gratuito. Il finanziamento per ogni singolo progetto non dovrà essere inferiore a 250mila euro e non superiore a 900mila.

Gli obiettivi e le aree di intervento dei progetti da finanziare sono strettamente connessi all’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile. Le iniziative finanziate inoltre dovranno prevedere lo svolgimento di una o più delle attività di interesse generale previste dall’art. 5 del Codice del Terzo Settore tra cui: promozione della cultura del volontariato; interventi per la salvaguardia dell’ambiente e tutela del patrimonio culturale; accoglienza umanitaria ed integrazione sociale dei migranti; promozione della cultura della legalità e dei diritti umani; riqualificazione di beni pubblici inutilizzati o di beni confiscati alla criminalità organizzata.

La scadenza per presentare le proposte sono le ore 13 del 10 dicembre prossimo, la modulistica è online al sito del ministero.

In apertura foto di Samule Zeller/Unsplash


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