Comitato editoriale

Cambiare la vita delle persone con SM, con un happy hour

Si chiama Happy Hour Revolution ed è un aperitivo di raccolta fondi. È l’ultima proposta di AISM, rivolta soprattutto ai più giovani, per intercettare anche i donatori che ancora non conoscono la sclerosi multipla

di Sara De Carli

Si chiama Happy Hour Revolution. È un aperitivo di raccolta fondi dedicato a tutte le persone che vogliono fermare, insieme ad AISM, la sclerosi multipla. È l’ultima proposta di AISM per la raccolta fondi, lanciata il 14 dicembre. L’idea è semplice e divertente e strizza l’occhio ai giovani. Basta organizzare un aperitivo e decidere di destinarlo a una buona causa, invitando gli amici fare una donazione online per AISM attraverso il sito dedicato.

A spiegare l’idea è Lisa Orombelli, direttore raccolta fondi di Aism: «Happy Hour Revolution è un programma di personal fundraising che permette di celebrare tutti i giorni dell’anno. Dal Natale alla festa di compleanno, dalla laurea alla nascita di un figlio, qualsiasi occasione è buona. L’idea è quella di agganciare anche il meccanismo della “sfida”, per cui tra amici ci si può sfidare a chi organizza l’aperitivo che raccoglie di più. È uno strumento che ci permette di agganciare le persone in maniera positiva, legata al tempo libero, proponendo un’attività di raccolta fondi a un pubblico che può anche non essere già vicino ad AISM».

Il bello è che non c’è un “quando”: qualsiasi giorno è quello buono, perché l’Happy Hour Revolution è aperta 365 giorni all'anno. Aism mette a disposizione dei materiali da scaricare, stampare e ritagliare per abbellire la tavola e un ricettario per rendere ancora più stuzzicante l’aperitivo. Fortissima la dimensione social, con gli hashtag #happyhourrevolution e #hhr e l’invito a postare il video del proprio aperitivo: il più bello diventerà lo spot di apertura dell'edizione 2019 di Happy Hour Revolution. Con i fondi raccolti, AISM e la sua fondazione potranno cambiare la vita quotidiana delle persone con sclerosi multipla, offrendo supporto concreto e cure alle persone e finanziando la ricerca scientifica d'eccellenza per arrivare a individuare finalmente una cura definitiva per questa malattia.