Sezioni

Attivismo civico & Terzo settore Cooperazione & Relazioni internazionali Economia & Impresa sociale  Education & Scuola Famiglia & Minori Leggi & Norme Media, Arte, Cultura Politica & Istituzioni Sanità & Ricerca Solidarietà & Volontariato Sostenibilità sociale e ambientale Welfare & Lavoro

Comitato editoriale

“Buon compleanno Ail” 50 anni da festeggiare

L’associazione italiana contro le Leucemie, i Linfomi e il Mieloma è arrivata al mezzo secolo di vita e si prepara a un anno di celebrazioni ed eventi. Tra questi un Charity Gala in programma il 9 aprile a Roma. Una serata solidale dedicata al professor Franco Mandelli, scomparso lo scorso luglio. I fondi raccolti saranno destinati a sostenere l’assistenza domiciliare

di Redazione

Quello che si è aperto è un anno importante per l’Ail, Associazione Italiana contro le Leucemie, i Linfomi e il Mieloma: con il 2019 celebra i suoi primi cinquant’anni di storia. L’associazione nasce, infatti, nel 1969 a Roma grazie al contributo di illustri personalità del mondo della medicina, della scienza, dell’economia e della cultura. Da mezzo secolo l'Ail promuove e sostiene la ricerca scientifica per la cura delle leucemie, dei linfomi e del mieloma. Assolve il compito di assistere i malati e le loro famiglie, accompagnandoli in tutte le fasi del lungo e spesso sofferto percorso della malattia, offrendo loro servizi, conoscenza e comprensione. Combatte al loro fianco per migliorarne la qualità della vita e sostenerli nel complesso percorso delle cure. Sensibilizza l’opinione pubblica sulla lotta contro le malattie del sangue. L'Ail pone al centro della sua filosofia e della sua attività il malato e la sua famiglia, nel totale rispetto della persona e della dignità umana.

«Questi 50 anni di storia della nostra organizzazione sono costellati di importanti successi: abbiamo sostenuto la ricerca in campo ematologico; abbiamo moltiplicato i servizi offerti ai pazienti; abbiamo creato un dialogo costante con i centri ematologici e abbiamo visto aumentare nel tempo il numero dei nostri volontari, la cui opera è per noi una linfa vitale importantissima», racconta il professor Sergio Amadori, presidente nazionale Ail (nella foto in apertura). «È stato un percorso non sempre semplice ma grazie al confronto continuo col territorio e le istituzioni, siamo diventati un punto di riferimento in campo ematologico nel nostro paese. Ma non è solo al passato che dobbiamo guardare. I 50 anni Ail devono essere anche l’occasione per fissare nuovi obiettivi da raggiungere. Sicuramente una sfida importante è quella di continuare a finanziare costantemente la ricerca scientifica per permettere lo sviluppo di nuove terapie che garantiscano una percentuale di guarigioni sempre maggiore».

Tra gli eventi e gli appuntamenti che costelleranno il 2019 di Ail anche un Charity Gala in programma il 9 aprile allo Spazio Novecento all’Eur di Roma (piazza Guglielmo Marconi, 26b). Ospite della serata Tommaso Paradiso, frontman del gruppo Thegiornalisti.
L’evento solidale è dedicato al professor Franco Mandelli (nella foto), illustre ematologo scomparso lo scorso luglio all’età di 87 anni, che ha dedicato tutta la sua vita alla cura dei tumori del sangue e alla solidarietà. «Sono molto felice che questo Charity Gala sia dedicato al professor Mandelli, mio maestro, che tanto ha fatto in Italia per i tumori del sangue», commenta il presidente Amadori

I fondi ricavati durante la serata saranno destinati a sostenere i servizi dell’Ail di Assistenza Domiciliare attivi in tutta Italia e rivolti ai pazienti affetti da tumori del sangue.
Il servizio di Cure Domiciliari dell’Ail è dedicato ai pazienti che, dopo un primo periodo di ospedalizzazione, possono proseguire le cure in casa propria. Si tratta di un’attività che incrementa notevolmente la qualità della vita e la capacità di gestire con facilità le difficili fasi della malattia all’interno di un contesto familiare.

Ail, grazie al contributo di migliaia di sostenitori, è riuscita a:
Sostenere 42 servizi di assistenza domiciliare attivi sul territorio nazionale;
Assistere ogni anno 2.500 pazienti presso la loro abitazione;
Sostenere circa 45.000 prestazioni sanitarie a domicilio da parte delle équipe professionali (dati 2017);
Investire 5.131.174 euro per finanziare i servizi ( dati 2017).

Attualmente l’associazione è organizzata in 81 sezioni provinciali.