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UniVax Day 2019, per rendere immuni i ragazzi dalle fake news

Si è tenuto oggi, 1 febbraio, in contemporanea in 21 atenei italiani l’iniziativa promossa dalla Società Italiana di Immunologia, Immunologia Clinica e Allergologia (Siica) per aumentare la consapevolezza dei giovani sull’efficacia dei vaccini. A Roma l’evento è stato organizzato in collaborazione con l’Istituto Pasteur Italia e ha visto la partecipazione di 50 scuole con oltre 1000 studenti presenti nell’Aula Magna di Sapienza Università

di Redazione

È tornato anche quest’anno l’appuntamento con UniVax Day, una giornata nazionale di formazione e sensibilizzazione sull’importanza dei vaccini, rivolta ai ragazzi degli ultimi due anni delle scuole medie superiori. L’evento, organizzato dalla Società Italiana di Immunologia, Immunologia Clinica e Allergologia (Siica), si è svolto questa mattina, 1 febbraio, in contemporanea in 21 Atenei italiani con l’obiettivo di affrontare il tema delle vaccinazioni sulla base delle evidenze scientifiche ad oggi disponibili, attraverso una relazione sul funzionamento del sistema immunitario e un dibattito sull’efficacia e i rischi dei vaccini.

Negli ultimi 50 anni i vaccini hanno salvato più di 500 milioni di persone e attualmente, anche con un utilizzo non ottimale, prevengono 2-3 milioni di morti ogni anno, ma nonostante questa evidenza scientifica, i dati non riescono a rassicurare la resistenza culturale di una parte della società che continua a nutrire dubbi e timori nei loro confronti. Tant’è che nella classifica annuale delle minacce alla salute globale stilata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, quest’anno, ha fatto il suo ingresso anche la “vaccine hesitancy” (esitazione vaccinale). Per l’Oms, la riluttanza o il rifiuto nei confronti delle vaccinazioni è una tendenza diffusa a tal punto da innescare, per il 2019, un vero e proprio allarme perché l’esitazione vaccinale minaccia di far perdere i progressi fatti nei confronti delle malattie prevenibili.

«UniVax Day vuole essere una vera e propria “vaccinazione” delle nuove generazioni contro la confusione generata dall’epidemia di fake news che spesso riguardano il tema dei vaccini. Lo scopo dell’iniziativa è rendere i giovani più consapevoli riguardo l’efficacia delle vaccinazioni e contrastare così le notizie false e tendenziose, attraverso un confronto diretto basato su un’informazione corretta, affidabile, scientifica», ha dichiarato Angela Santoni, Direttore Scientifico dell’Istituto Pasteur Italia e presidente della Siica (nella foto). «I vaccini proteggono non solo noi stessi, ma anche la collettività. Questo perché quando tutti gli individui sono protetti gli agenti patogeni non possono più diffondersi e infettare anche persone che, spesso per motivi di salute, non possono essere vaccinate».

A Roma l’evento è stato organizzato in collaborazione con l’Istituto Pasteur Italia e si è svolto nell’Aula Magna di Sapienza Università, dove gli studenti si sono confrontati direttamente con gli esperti del settore, tra i quali Rita Carsetti, immunologa presso l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma e Marzia Duse, professoressa ordinaria di Pediatria presso la Sapienza Università e presidente della Società Italiana di Immunologia e Immunologia Pediatrica. Ad apertura dell’iniziativa è intervenuta anche Tiziana Pascucci, Prorettrice per il Diritto allo Studio e la Qualità Didattica, Sapienza Università di Roma.

Per coinvolgere attivamente gli studenti durante il confronto con gli esperti e rendere il dibattito interattivo, i giovani immunologi della Siica hanno sviluppato un quiz di 10 domande intitolato "Quante ne sai sui vaccini?", al quale i ragazzi hanno potuto rispondere direttamente dal loro cellulare accedendo alla pagina Facebook di Siica. L’obiettivo del quiz era quello di promuovere una maggiore conoscenza sul sistema immunitario e i vaccini, stimolando una riflessione anche sugli aspetti più controversi e discussi di questa tematica. Le riposte sono state poi proiettate e commentate in aula e, con lo stesso sistema, i ragazzi hanno potuto direttamente porre specifiche domande agli esperti, avviando così la discussione della tavola rotonda.

Al tavolo hanno partecipato Angela Santoni, professoressa ordinaria di Immunologia e Immunopatologia, Direttore Scientifico dell’Istituto Pasteur Italia e Presidente della Siica; Anna Teresa Palamara, professoressa ordinaria di Microbiologia, membro della Direzione Scientifica dell’Istituto Pasteur Italia e presidente della Società Italiana di Microbiologia; Isabella Quinti, professoressa associata di Immunologia Clinica, Direttore del Centro di Immunodeficienze Primitive e componente del Consiglio Direttivo della Siica; Vincenzo Barnaba, Professore Ordinario di Medicina Interna ed ex Presidente della Siica e membro della Direzione Scientifica dell’Istituto Pasteur Italia e i giovani immunologi della Società.

«Il messaggio importante che abbiamo voluto ribadire oggi è che vaccinarsi rappresenta una responsabilità collettiva, perché consente di proteggere anche i pazienti affetti da immunodeficienze che, per motivi di salute e non per scelta, non possono essere vaccinati. Basti pensare ai bambini leucemici che hanno il sistema immunitario compromesso. Queste persone confidano nella solidarietà di tutti coloro che si vaccinano proprio perché per loro alcuni vaccini sono inefficaci e altri dannosi», ha commentato Isabella Quinti, Direttore del Centro di Immunodeficienze Primitive di Sapienza Università e componente del Consiglio Direttivo della Siica (nella foto). «Ma solo se si vaccinano proprio tutti si può ottenere la cosiddetta immunità di “gregge”, in grado di bloccare la diffusione di batteri e virus e consentire a questi pazienti non vaccinati di vivere insieme agli altri una normale vita di relazione».


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