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Tutta l’Ail in udienza da Papa Francesco

Sabato 2 marzo, in occasione dei suoi 50 anni l’Associazione Italiana contro le Leucemie, i linfomi e il mieloma incontra il Santo Padre in Vaticano. Il presidente nazionale Sergio Amadori ricorda che l’organizzazione ha «un passato importante» e soprattuto che «guarda al futuro con fiducia». Non è un caso che il 2019 sarà caratterizzato dall’hasthag #MaiPiùSogniSpezzati

di Redazione

Il 2019 è un anno molto importante per l’Associazione Italiana contro le Leucemie, i linfomi e il mieloma. È l’anno nel quale ricorre il cinquantenario dalla sua fondazione, occasione per ripercorrere le tappe che hanno portato Ail a crescere e diventare punto di riferimento per i pazienti ematologici e le loro famiglie. Il via alle celebrazioni sarà dato dall’incontro di Papa Francesco con i 6mila volontari, pazienti e amici di Ail che con gioia e grande emozione affolleranno l’Aula Paolo VI per l’udienza generale. Sabato 2 marzo alle ore 12 la comunità di Ail, con i volontari delle sue 81 sezioni provinciali, pazienti e familiari, medici e ricercatori, arriverà da tutta Italia per incontrare Papa Francesco, guidata dal professor Sergio Amadori, presidente nazionale Ail e dal dottor Francesco Gesualdi, Direttore generale dell’associazione, presso l’Aula Paolo VI della Città del Vaticano.

«Ringrazio sentitamente Sua Santità per averci concesso l’onore di incontrare la nostra associazione in occasione di questa, per noi, importantissima ricorrenza. Questi primi 50 anni di storia della nostra organizzazione sono costellati di importanti successi: abbiamo contribuito allo sviluppo della ricerca scientifica in campo ematologico; abbiamo moltiplicato i servizi offerti ai pazienti; abbiamo incrementato le interazioni con i centri ematologici e abbiamo visto crescere il numero dei nostri volontari, per noi patrimonio irrinunciabile», ha ricordato il professor Sergio Amadori. «È stato un percorso non sempre semplice ma grazie al confronto continuo col territorio e le istituzioni, siamo diventati un punto di riferimento nel nostro Paese. L’Ail è un’associazione con un passato importante e che guarda al futuro con fiducia».

In una nota si sottolinea: “Il Pontefice darà il Suo sostegno ed esprimerà la Sua vicinanza ai malati ematologici e saluterà i volontari e i medici che ogni giorno danno valore all’opera di Ail rendendo possibile la sua missione: migliorare la qualità di vita dei pazienti, sostenere la ricerca scientifica e sensibilizzare l’opinione pubblica al tema della lotta ai tumori del sangue”. Con un obiettivo che quest’anno viene riassunto in un hasthtag: #MaiPiùSogniSpezzati