Economia & Impresa sociale 

“Coraggio e capacità di mettersi in rete”, a Catania il salone CSR dell’innovazione sociale

Alcune delle più importanti aziende del terzo settore presenti in Sicilia hanno illustrato a tanti giovani studenti della facoltà di Economia le loro attività. La quinta tappa del salone CSR ha offerto numerosi spunti di riflessione su come cooperare in contesti difficili tra modelli virtuosi ed esempi di sostenibilità

di Alessandro Puglia

Dall’aziende confiscate alla mafia rinate grazie al terzo settore al “muro della gentilezza” destinato ai più bisognosi. La tappa catanese del salone del CSR e dell’innovazione sociale, la quinta in Italia dell’edizione 2019, ha visto tra i protagonisti alcune delle più importanti realtà che hanno sposato il cambiamento grazie alla sostenibilità, alla capacità di mettersi in rete, e con il coraggio di affrontare situazioni tipiche di un contesto difficile: «Oggi abbiamo conosciuto tante esperienze positive, è il caso di un’azienda di trasporti di Catania confiscata alla mafia che è riuscita a ricostituirsi e anche ad assumere nuovo personale, un caso di concretezza e coraggio», spiega Rossella Sobrero del gruppo promotore del salone della CSR e dell’innovazione sociale.

Numerosi i momenti di approfondimento e di conoscenza per i tanti studenti presenti attraverso le testimonianze delle varie aziende impegnate in Sicilia nel terzo settore. Edoardo Barbarossa, direttore del Consorzio Sol.Co.e presidente di Fondazione Èbbene ha illustrato alcune tappe del viaggio nella responsabilità sociale delle imprese della rete che aderiscono al consorzio e sull’impatto dell’attività per la sostenibilità sul territorio. Assia La Rosa con Laboriusa ha invece raccontato la prima realtà di crowdfunding in Sicilia con numerosi progetti, uno degli ultimi il “muro della gentilezza”, un’installazione dal forte impatto sociale che ha visto numerosi catanesi portare vestiti e altri beni in un muro pieno di scritte d’amore collocato nel centro della città per aiutare i più bisognosi. Tra i tanti interventi anche quello di Antonio Perdichizzi che ha presentato i progetti di Junior Achievement con un occhio di riguardo alle startup, interlocutori ideali per una vera trasformazione culturale.

Per realizzarla c’è bisogno di una profonda collaborazione tra pubblico e privato e soprattutto l’impegno da parte delle nuove generazione: «I ragazzi siciliani possono portare alla luce il meglio della Sicilia, consapevoli del loro grande passato. Sono loro la guida del cambiamento», conclude Rossella Sobrero.

Le prossime tappe del salone CSR e dell’innovazione sociale saranno il 28 marzo a Roma, il 3 aprile a Bari, il 9 aprile a Bologna, il 12 aprile a Padova, il 16 aprile a Rimini, il 14 maggio a Verona e il 24 maggio a Genova.


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