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Quartieri Spagnoli, da qui parte la rivoluzione su lavoro e disabilità

Firmato il protocollo di intesa, primo nel suo genere, tra Regione Campania e Fondazione Foqus. Le aziende potranno assumere dipendenti delle categorie protette e dar loro la possibilità di lavorare in strutture terze, se più adatte al loro percorso di crescita personale. Il primo caso riguarda Ferrarelle: dopo un percorso di inserimento lavorativo, 10 persone con disabilità cognitive verranno assunte dall’azienda, ma impiegate nel servizio mensa di una scuola

di Redazione

A Napoli, nei quartieri spagnoli, sta partendo la rivoluzone su lavoro e disabilità. Nell'ex istituto Montecalvario, situato nell'omonimo quartiere, in quello che era un complesso religioso fondato nel 1950, l'impresa sociale dalla parte dei bambini, nel 2014 ha fondato Foqus – fondazione quartieri spagnoli. Che ha avviato un progetto di ridisegno di funzione e destinazione di uno spazio grande 10.000 mq.

Dall'anno della sua nascita Foqus ha creato, tra l'altro, 136 nuovi posti di lavoro, 4 nuove imprese, un'iniziativa pubblica di alta formazione, l'Accademia delle belle arti, e Argo: il centro per bambini, ragazzi e giovani disabili. Il progetto prevede, e pretende, di dare in modo concreto – ad ogni individuo – le abilità di base per migliorare la propria autonomia.

E saranno proprio i ragazzi di Argo, per la prima volta in Italia, i pritagonisti di una nuova iniziativa: un’azienda assumerà personale appartenente alle categorie protette per impiegarlo non nella propria struttura, ma in un’altra realtà, in un ambiente più idoneo e in linea con il percorso terapeutico, professionale e di crescita personale della risorsa.

Questa innovativa pratica è il frutto di una proposta avanzata da Fondazione FOQUS Quartieri Spagnoli, che attraverso il proprio Centro ARGO svolge a favore di disabili attività di assistenza non medicalizzata, e approvata da Regione Campania – Assessorato al Lavoro con un’inedita convenzione siglata tra le parti. Oggi l’annuncio, proprio nel cuore dei Quartieri Spagnoli di Napoli dove opera FOQUS e ha sede il Centro ARGO, alla presenza, tra gli altri, del Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Vincenzo Spadafora e dell’Assessore Regionale al Lavoro della Regione Campania Sonia Palmeri, della Presidente della Fondazione FOQUS Rachele Furfaro e del Direttore Renato Quaglia. Presenti anche gli altri protagonisti del progetto: Michele Pontecorvo Ricciardi, vice-Presidente di Ferrarelle S.p.A e Carlo Borgomeo, Presidente di Fondazione Con il Sud.

«L’obiettivo è quello di favorire l’inserimento dei giovani con disabilità cognitive in ambienti di lavoro compatibili con le loro potenzialità e necessità», dice Renato Quaglia Direttore Fondazione FOQUS. «Speriamo di aver tracciato un percorso utile per tutte le aziende locali e nazionali che vogliano replicare l’iniziativa, con noi o con realtà simili alla nostra».

«Tutto il progetto è frutto di un percorso», racconta Fabrizio Rocco, coordinatore dell’attività del centro Argo. «Che è nato con l’obiettivo di ridare autonomia sociale e personale alle persone con disabilità».

Ma l’autonomia passa per la possibilità di lavoro: «Dobbiamo ridare dignità al percorso lavorativo di questi ragazzi», dice Rachele Furfaro, presidente della Fondazione FOQUS, «in modo che possano prendere in carico se stessi».

«Da Napoli parte un messaggio per tutte le imprese del Paese», dichiara il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Vincenzo Spadafora. «Parla di persone con disabilità, in un’ottica concreta e modernissima, proponendo di combattere lo stereotipo del difficile inserimento lavorativo, con uno strumento efficace e facile da replicare, anche in contesti aziendali eterogenei. È un esempio di come l’evoluzione degli strumenti legislativi possa realizzarsi attraverso le buone pratiche degli operatori più lungimiranti, anche senza interventi normativi. Se questo modello pionieristico genererà seguito, come auspico, gli obblighi di assunzione derivanti dalla Legge 68/99 avranno un impatto sociale senza precedenti».

«Quando un progetto che abbiamo contribuito a far nascere segna una evoluzione importante è sempre un momento di orgoglio e soddisfazione», commenta Carlo Borgomeo presidente di Fondazione con il Sud. «Nel caso specifico, l'iniziativa avviata a FOQUS rappresenta una ulteriore conferma della necessità di innovazione sociale proprio nei quartieri con maggiori criticità, per provocare un cambiamento reale e duraturo»

Già nei prossimi giorni prenderà avvio nelle Scuole la prima applicazione dell’accordo. I giovani saranno impegnati settimanalmente nell’organizzazione del servizio della refezione, si occuperanno della preparazione e distribuzione dei pasti nelle varie classi, come della pulizia e riordino dei luoghi utilizzati (cucina, aule e spazi comuni). Collaboreranno con il personale delle Scuole addetto a tali funzioni (educatori, cuoche, personale ATA). Incontreranno ogni giorno più di 700 bambini, che impareranno a convivere con la disabilità. I giovani disabili acquisiranno così una sempre maggiore autonomia nello svolgimento di tali mansioni, rivelandosi come una vera risorsa all’interno del processo produttivo del servizio erogato.


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